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MADDALONI- Meno male, e giustamente, i lavori di ripristino non sono stati completati causa pioggia. E adesso, sempre causa pioggia, bisogna ripartire per la messa in sicurezza di vi Cancello. I danni per l’esplosione dei tombini sono gravi. Sarebbe il caso di chiudere la strada al transito dei mezzi pesanti (ad accezione di quelli autorizzati) e di restituire l’ex provinciale Nola-Caserta alla sua funzione residenziale e di collegamento per il traffico locale. Intanto, al netto della conta danni e dei disagi (arrecati ai privati), esiste un danno fisso e ricorrente che grava sulle casse comunali che si somma allo sfascio di una strada, dismessa dalla provincia in pessime condizioni e a cui il comune di Maddaloni si è sempre opposto. Adesso, c’è bisogno di un atto di coraggio: visto che i Tir non possono (eccetto gli autorizzati) entrare in San Felice a Cancello sarebbe il caso, visti i rischi esistenti, di imporre i medesimi divieti anche per Maddaloni. E’ grave che una stradina di campagna, poco meno di un cesso con relativa fogna , venga utilizzata coma autostrada per smaltire il traffico tra le provincie di Napoli e Caserta. Per il transito dei mezzi pesanti ci sono ben altre arterie. Via Cancello sia lasciata ai residenti, alle auto e ai pochi mezzi autorizzati. Ci vuole coraggio. Molto più coraggio di quello necessario per portare la Regione Campania innanzi al Tar. D’Altronde la strada è già chiusa (per una tratta) ai non autorizzati causa dell’interruzione del Ponte Vapore. Il divieto andrebbe esteso fino al confine con san Felice a Cancello. Ma ci vuole coraggio e idee chiare. Non è un vezzo perché il futuro di via Cancello (dopo la ricostruzione del Ponte Vapore) non è quello di essere ritrasformata in autostrada di campagna.

Redazione