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In 12 minuti il Bologna espunga il Maradona. Per il Napoli bordata di fischi

Bastano dodici minuti al Bologna per fare sua la partita e mettere un piede e mezzo in Champions League. Nell’anno in cui i posti Champions possono addirittura arrivare a 6, i Campioni d’Italia continuano ad essere peggio della loro brutta copia dello scorso anno.

Dodici minuti e nulla più. Questa è stato il match al Maradona in cui il Bologna ha messo sotto il Napoli, senza troppa fatica e senza neanche infierire.

Napoli – Bologna è stata la sintesi esatta di un’intera stagione. Una palla impazzita in area e l’ennesima disattenzione difensiva (capitan Di Lorenzo quest’anno ha inviato in campo la controfigura) regala la rete a Ndoye. Zirkzee riceve al limite dell’area, si gira e calcia. Rrahmani mura la conclusione, ma il pallone finisce nella zona di Odgaard il quale, piazzato sul lato destro dell’area, rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo, trovando la deviazione di Olivera che diventa un assist perfetto per il colpo di testa da due passi per il calciatore del Bologna.

IL NAPOLI SUBITO SOTTO MA È IL BOLOGNA A RADDOPPIARE

Tre giri di lancette, ma è ancora il Bologna ad andare in rete. Corner a uscire di Urbanski, spizzata di Calafiori e tap-in sul secondo palo da due passi di Posch, che trova immediatamente il raddoppio.

Ndoye e Posch sono i marcatori ideali al Diego Armando Maradona: entrambi al primo goal in campionato, entrambi di testa, contro un Napoli che è prodigo di opportunità per chi è alla ricerca di visibilità.

Nessuna reazione nemmeno d’orgoglio. Evanescenti i tre attaccanti azzurri.

POLITANO FALLISCE IL RIGORE

Al 21′ Osimhen si ritrova un pallone vagante in area e anticipa Freuler, il quale lo tocca sul piede destro. Pairetto non ci pensa su due volte: rigore.

Politano si presenta sul dischetto, ma Ravaglia para il rigore: il numero 21 del Napoli apre l’interno sinistro e piazza la conclusione, ma il portiere del Bologna capisce tutto in anticipo e respinge. Non è stagione per gli azzurri: nell’anno dei record di tiri a porta, è l’anno dei goal falliti.

SECONDO TEMPO SENZA REAZIONE

I secondi 45 minuti non mostrano alcuna reazione degli azzurri. Un’unica azione vera arriva al 68′. Ngonge salta Kristiansen e verticalizza per il numero 9 del Napoli, il quale calcia di prima intenzione sull’uscita di Ravaglia, che con la punta delle dita riesce a deviare la conclusione a incrociare.

Nulla più sul taccuino se non la girandola delle sostituzioni. Il match si conclude col triplice fischio. È game over per il Napoli campione d’Italia. Non un dribbling, nessuna sovrapposizione, neanche un triangolo: gioco inesistente. Sguardi spenti, nessuna reazione, nessuna voglia di riscatto: calciatori senza voglia di riscatto.

La bordata di fischi da De Laurentiis si trasferisce sulla squadra: “De Laurentiis cacciali tutti”, tuona la curva B. Nessuna fine poteva essere più indecorosa.

Nell’anno in cui possono andare sei italiane in Champions, il Napoli campione d’Italia rischia addirittura la qualificazione in Conference e un posto in Europa dopo oltre 15 anni.

E Calzona riesce a far peggio di Garcia, in termini di punti e Mazzarri in quanto a goal subiti. E forse proprio il tecnico toscano, alla fine, potrebbe essere il rimpianto più grande, avendo giocato praticamente senza il bomber Osimhen.

Game over. Napoli – Bologna un incubo senza fine. Tutti a casa, se ne parla il prossimo anno.

TABELLINO

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disp.: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Traorè, Simeone, Ngonge, Lindstrom, Mazzocchi, Dendoncker, D’Avino, Ostigard, Raspadori. Allenatore: Calzona

BOLOGNA (4-3-3): Ravaglia; Posch, Lucumì, Calafiori, Kristiansen; Urbanski, Freuler, Aebischer; Ndoye, Zirkzee, Odgaard.
A disp.: Bagnolini, Skorupski, Ilic, Moro, Orsolini, Karlsson, Corazza, El Azzouzi, Castro, Lykogiannis, De Silvestri, Beukema, Saelemaekers, Fabbian. Allenatore: Motta

Arbitro: Pairetto di Nichelino Assistente 1: Peretti Assistente 2: Colarossi Quarto Ufficiale: Marcenaro Var: Doveri Avar: Abisso

Reti: 9′ Ndoye (B), 12′ Posch (B)
Ammoniti: Kvaratskhelia (N), Cajuste (N), Lucumì (B)
Angoli: 9 a 3
Recupero: 1′ + 2′
Note: 21′ Politano (N) rigore fallito

Photocredit: (C) SSC Napoli

Aniello Renga