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Napoli che chiude il girone d’andata a quota 50: decidono i gol di Di Lorenzo e Osimhen tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo

Non serve a molto strapazzare la Juventus – se non la gioia e la soddisfazione del momento e del giorno dopo – se poi non si dà continuità a risultati e prestazioni. Del resto questo è il mantra che Luciano Spalletti ha ripetuto sino alla noia alla fine di ogni vittoria, anche di quelle sonore e prestigiose colte tra l’Italia e l’Europa. L’ottavo di Coppa Italia con la Cremonese ha già lanciato il suo monito a tal proposito e il derby campano contro la Salernitana per certi versi assomiglia al match in cui i grigiorossi hanno avuto la meglio. Perché l’ambiente granata – tra la scoppola rimediata a Bergamo, l’esonero di Nicola e il suo ritorno in panchina pochi giorni dopo – non sta attraversando un periodo positivo. Ma dinanzi alla capolista – per di più poco simpatica ai cugini – è pronto a ricompattarsi attorno al suo tecnico e a dare più del massimo. Non c’è spazio dunque per cali di concentrazione, né per la presunzione.

Nella bolgia dell’Arechi la Salernitana sceglie il suo canovaccio tattico: massima compattezza e tutti dietro la linea della palla, possesso diversamente in mano al Napoli che ha l’arduo compito di trovare spiragli. È chiaro che con gli spazi perennemente occupati due sono le soluzioni: velocità nel giropalla o qualcuno che salti l’uomo, ma gli azzurri riescono raramente sia nell’una che nell’altra, come se volessero dar vita ad una gara fatta di pazienza.

Di contro i partenopei devono prestare attenzione alle avanzate granate. Un paio di chance per Osimhen da un lato, una per Piatek dall’altro. È proprio sul nigeriano che il Napoli tenta di appoggiarsi per scardinare la difesa della squadra di Nicola, ma il numero 9 è spesso spalle alla porta. Poi la chiave della partita: triangolazione degli azzurri, Di Lorenzo insacca alle spalle di Ochoa pochi secondi prima che Chiffi mandi tutti negli spogliatoi.

SEGNA ANCORA OSIMHEN

Più sciolta la manovra del Napoli nella ripresa che, appena iniziata, vede il tap-in vincente di Osimhen dopo il palo colto da Elmas. Un uno-due a cavallo dei due tempi che sembra spezzare il morale della Salernitana che, nonostante provi a creare fastidi agli azzurri, si spegne definitivamente. Nella sostanza la gara è in mano agli azzurri che sapientemente congelano il match con un possesso che di tanto in tanto aumenta i giri alla ricerca del terzo gol. Partita che scorre via nell’attesa solo del triplice fischio, l’unico brivido è il palo di Piatek – dopo il miracolo di Meret – nato da una errore dei partenopei. Terza vittoria consecutiva per il Napoli, ora il Milan è a -12.

TABELLINO

Salernitana (4-5-1): Ochoa; Daniliuc (85′ Junior Sambia), Gyömbér (16′ Lovato), Pirola, Bradaric; Candreva, Coulibaly, Nicolussi Caviglia, Vilhena (73′ Valencia), Dia (85′ Bonazzoli); Piatek
A disposizione: Fiorillo, Sepe, Botheim, Capezzi, Iervolino, Kastanos, Bohinen. Allenatore: Nicola

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-jae, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (86′ Ndombele); Lozano (86′ Politano), Osimhen (89′ Simeone), Elmas
A disposizione: Sirigu, Marfella, Bereszynski, Ostigard, Olivera, Demme, Gaetano, Zedadka, Zerbin, Raspadori. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Chiffi di Padova Var: Nasca Avar: Massa
Reti: 45+3′ Di Lorenzo 48′ Osimhen
Ammoniti: Kim Min-jae (N), Bradaric (S), Pirola (S)
Angoli: 3-4
Recupero: 2′ p.t., 5′ s.t.

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Luigi Ottobre