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MADDALONI- Nuovo manifesto programmatico della nuova opposizione. L’addio burrascoso tra Bruno Cortese e Maddaloni E’ Green è gravido di conseguenze politiche. E’ guerra aperta alle strategie delle “convergenze parallele”. Quelle che oggi, ma anche o soprattutto in passato, hanno portato i candidati a sindaco sconfitti ad assumere posizioni concilianti o addirittura a sostenere i sindaci in carica. A Maddaloni l’ “opposizione sana e coerente” deve essere tutta organizzata. Gaetano Correra, portavoce di Maddaloni E’ Green lancia un appello e un invito al confronto.
Sarebbe a dire?
Inviterò tutte le opposizioni che sono in Consiglio Comunale ad un confronto per dare alla città una voce forte, chiara e non subalterna all’esecutivo. Nel rispetto dei ruoli, delle diversità e senza sincretismi politici.
Quale sarebbe il manifesto dell’ ”opposizione sana e concreta”?
E’ sana e concreta l’opposizione che esercita fino in fondo il suo ruolo. Che non ha paura né del confronto e né dello scontro democratico con la maggioranza.
E questo non c’è?
Non nella misura di cui ha bisogno il territorio e soprattutto la maggioranza che è seriamente travolta dalle “conversioni in massa dell’ultimo minuto”.
E’ la solita corsa per “aiutare il vincitore” come diceva Flaiano?
Siamo ben oltre la decenza. Oltre il solito schierarsi con il vincitore siamo al trasformismo, all’accredito presso la Corte dell’imperatore e alla perdita di memoria che non coglie solo i quadri dirigenziali.
Torniamo all’opposizione che avete in mente. Sarebbe a dire?
A quasi 5 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione siamo immersi nella medesima palude di prima con qualche barlume di speranza.
Solo barlume?
Francamente, il non fatto sulla questione Interporto è gravissimo. Con una sentenza che parla chiaro siamo alle trattative ad oltranza con un evasore di imposte che non è in grado di produrre uno straccio di garanzia finanziaria. Peggio di così non si potrebbe fare. E mi risulta che altre aziende avrebbero chiesto di non pagare alla Tar. Se questo dovrebbe essere l’Interporto. Se questo lo si chiama opportunità di sviluppo. Mi domando perché i cittadini dovrebbero pagare le imposte. E che dire dei 56 edili che ancora una volta rischiano restare senza lavoro. Questa città non può più essere ulteriormente offesa in questo modo. Non parliamo poi della scuola.
Sulla scuola cose sono state fatte. O No?
Si della cose. Ma non c’è una risposta globale sul riordino del settore a cominciare dal riassetto degli istituti comprensivi.
Non siete un po’ troppo severi?
Severi? Semmai indulgenti. Nulla di significativo è stato fatto. E dico nulla per il miglioramento della viabilità La giungla continua e così nulla in materia di sicurezza urbana. E che dire del servizio Nu che non è migliorato di un millimetro. E questa è la cosa più scabrosa.
Non è semplice gestire la Nu?
Infatti, chiederemo che sia istituita una commissione di inchiesta sulla gestione dell’appalto più oneroso per la città. Costi altissimi in cambio di un servizio scadente. E’ inaudito.

bocchetti