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di Salvatore Nappo

A più di 48 ore dal tragico e fortissimo terremoto che ha colpito il sud est della Turchia e il nord della Siria si contano oltre 11.500 vittime ma i funzionari dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ne stimano 20.000, una catastrofe apocalittica oltre che umanitaria si è abbattuta su questi due paesi uno dei quali, la Siria, già sconvolta da una guerra civile infinita e cominciata nel 2011, una catastrofe di dimensioni inimmaginabili dicevamo, il terremoto più forte negli ultimi 80 anni che ha distrutto interi paesi e città, ha distrutto popolazioni che hanno perso tutto e che ad oggi non possono nemmeno sperare nei soccorsi che seppur dispiegati in maniera massiccia dai vari paesi europei e non, fanno fatica a raggiungere i luoghi dei disastri perché le vie di comunicazione sono di fatto anch’esse distrutte, rendendo difficoltoso l’arrivo di mezzi e squadre di soccorso,  è una lotta contro il tempo, si scava anche a mani nude e con gioia apprendiamo che a distanza di 2 giorni ci sono ancora persone estratte vive dalle macerie nonostante le temperature che di notte scendono sotto zero; scene davvero molto tristi e che ci fanno capire quanto impotente sia l’uomo di fronte alla natura ed alla sua forza, pensate che la terra in Anatolia si è spostata di oltre 3 metri per una fascia di oltre 300 km, una cosa davvero difficile da immaginare;

ma quello che ci preme di più ora è raccontare il dramma di chi è sopravvissuto alla catastrofe e che praticamente ora non ha più nulla, abbiamo visto in tv scene che ci indignano, intere città rase al suolo dal sisma e migliaia di persone senza un rifugio, un pasto caldo, senza potersi riscaldare, senza acqua, senza cibo, senza medicine, davvero le parole non bastano a descrivere l’orrore che stanno vivendo quelle popolazioni cui vogliamo destinare la nostra vicinanza e il nostro sostegno; come suo costume l’Italia è stata uno dei primi paesi ad inviare nelle zone colpite mezzi e squadre dei vigili del fuoco specializzate nella ricerca di vittime sotto le macerie con i cani molecolari, ma non basta serve tutto, in primis ospedali da campo, viveri, medicinali, coperte, cibo, acqua, tutto perché quelle persone sono  letteralmente senza nulla.

Di fronte a queste tragedie che non possiamo prevedere, anche se gli studiosi classificano quella parte del pianeta ad altissimo rischio sismico, quando accadono ci lasciano sempre basiti, poi pensiamo e ci domandiamo e domandiamo a voi lettori, sapete nel 2021 a quanto ammonta la spesa militare mondiale ? ve lo diciamo noi : nel 2021 il mondo ha speso in armi 2.113 miliardi di dollari !!! (fonte SIPRI STOCKHOLM INTERNATIONAL PEACE RESEARCH INSTITUTE). Una cifra spaventosa pari al 2,2% del pil mondiale, cioè significa che ogni persona su questa terra ha speso,  nel 2021,  268 dollari in armi…

Ora ci chiediamo e vi chiediamo è possibile che la priorità del mondo siano le armi e gli eserciti, nel 2023 è possibile che dopo due guerre mondiali, due catastrofi atomiche in Giappone, decine di guerre attualmente in atto in ogni dove su questo pianeta, sempre il SIPRI ci dice che nel 2021 sono morte 150.000 persone nei conflitti armati, una di queste guerre ce l’abbiamo in casa da ormai un anno, dopo tutto ciò pensiamo che la priorità siano le armi e gli eserciti, mentre 2 miliardi di persone vive con meno di 2 dollari al giorno, 1 miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile, 1,5 miliardi è malnutrito, e il mondo spende 2.113 miliardi di dollari in armi ed eserciti, davvero pensiamo che tutto ciò sia una follia, davvero l’uomo non ha più scuse non ci possono essere scusanti a tutto ciò,  davvero con queste immense risorse si potrebbe risolvere il problema della fame e sete del pianeta e forse si potrebbero investire risorse per costruire con criteri antisismici, ci sarebbero più ospedali, scuole, ci sarebbe più civiltà, ci sarebbero meno morti, ci sarebbe più vita, ma questo l’uomo forse non lo sa o forse sfugge, perché è preso dalla smania di conquista o peggio ancora della sopraffazione, dal fascino del denaro;

il terremoto si sa che è un evento naturale non prevedibile, ma pensare a come investire le risorse economiche quello si quello è facilmente prevedibile, è l’uomo che decide come aiutare chi ha meno, chi è ultimo della terra, bene noi adesso siamo concentrati e dobbiamo essere tutti rivolti alle popolazioni turche e siriane perché allo stato non hanno nulla e gli stati devono fare presto ad inviare aiuti a quelle popolazioni, poi se il mondo destinasse meno risorse alla guerra e più risorse alla vita beh ! forse allora potremmo dire di essere una umanità civile.    

Possiamo fare tanto anche noi singoli cittadini, sono tanti i giornali, le tv, le associazioni laiche e religiose che sono in campo per raccogliere fondi da destinare alla Turchia-Siria, quindi cercate sui vari siti e donate per quelle persone, perché loro non hanno nulla, possono solo sperare in chi può e deve aiutarli. Fate presto !!!        

Redazione