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È il primo progetto di robotica, o meglio di coding, in Italia rivolto ai bambini della scuola dell’Infanzia. Il tutto ideato, proposto e da realizzarsi in quattro scuole statali dell’est casertano. È la buona scuola, quella della periferia del sud Italia, che non è ferma ma cammina col ritmo dell’innovazione e della tecnologia.

L’idea di realizzare un percorso di Robotica educativa per bambini della scuola materna, commenta l’ingegnere Michele Affinito, ideatore della proposta progettuale – nasce dalla passione per questi argomenti, ma soprattutto dal desiderio di dare al nostro territorio un primato non da poco: essere i primi a livello nazionale, a realizzare una competizione per questa fascia di età“.

Prima di essere un eccellente libero professionista di Cancello Scalo, Michele Affinito è docente di informatica ed esperto di robotica ed automazione. Nel 2012 ha introdotto nelle scuole superiori il concetto di robotica educativa. Dopo diversi anni di impegno e partecipazione con i ragazzi a gare di Robotica a livello internazionale, è stato lui a guidare la spedizione maddalonese fino alla finale Mondiale. Nel 2016, infatti, con una classe dell’ITI “Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni, sono arrivati a rappresentare lItalia nella finale Mondiale di Robotica denominata FIRST LEGO LEAGUE.

Negli ultimi due anni, di Robotica educativa, se ne sente un gran parlare; lo stesso MIUR ha finalmente inserito nelle linee guida dei suggerimenti per implementare in modo marcato Coding e Robotica nelle discipline scientifiche. Conoscere i principi di base della Robotica, fin da piccoli, consentirà di avere nell’immediato futuro delle generazioni di ragazzi abituati ad affrontare ogni situazione, lavorativa e non, con la logica, con il confronto, in una parola con la metodologia del Problem Solving. Credo molto in questo approccio, poiché educare al ragionamento ed all’utilizzo di soluzioni meccaniche, elettroniche, software, fin dalla tenera età, consentirà poi da giovani diplomati, di affrontare la ricerca del lavoro in maniera più serena, poiché consapevoli che la loro formazione ha visto in maniera prevalente, anche se ludica, l’uso della logica e del software.

Il quadrato del Coding, percorso didattico di Coding e Robotica – continua Affinito – è nato soprattutto per portare l’attenzione sulle attività dei bambini della scuola dell’Infanzia. A partire dalla scuola primaria, c’è un continuo e progressivo percorso di innovazione didattica, così come alle scuole medie ed a finire alle Superiori; sembra quasi che il mondo dell’Infanzia, sia tagliato fuori. Non deve essere e non è così. Alla scuola dell’infanzia, inizia il percorso educativo non solo scolastico, dei futuri manager, avvocati, ingegneri, dottori, operai…è un momento importante, in cui le capacità logico-cognitive iniziano a manifestarsi ed è qui che è importante iniziare, giocando naturalmente, ad educare i bimbi all’uso della logica ed a conoscere il mondo dei grandi che sarà sempre più fatto di iterazione con i robot, con le macchine ed in generale con dispositivi che sempre più automatizzeranno la nostra esistenza. Dobbiamo iniziare ad educare i bambini a Governare questo processo e dare loro degli strumenti che in maniera inconsapevole consentiranno loro di essere automaticamente inseriti come protagonisti in una realtà che vedrà sempre di più i Robot accanto a noi nella vita di tutti i giorni.

È una sfida avvincente – hanno dichiarato all’unisono le dirigenti Rosa Prisco (I. C. Galilei di Arienzo, scuola capofila), Ione Renga (I. C. Moro di Maddaloni), Teresa Mauro (I. C. Gesuè di San Felice) e Maria Cristina Bottigliero (I. C. Moro di Cancello Scalo) nella conferenza di presentazione -. La scuola dell’infanzia è quella meno coinvolta nei processi di innovazione didattica. Sarà l’occasione per validare il percorso inerente il coding e la robotica”.

Attraverso un percorso costituto da 4 storie a tema, i bambini si confronteranno in quattro incontri/gare dando vita ad un mini torneo a tappe: Maddaloni, San Felice Centro, Cancello Scalo ed Arienzo.

La sfida è impegnativa – conclude Affinito – i primi quattro Dirigenti, quattro donne molto in gamba che stanno scrivendo le regole di un modo alternativo di fare didattica nella scuola dell’infanzia, l’hanno accettata; con loro,più di 20 insegnanti la stanno mettendo in atto e oltre 250 bambini la stanno vivendo. Tutti insieme verremo, ricordati, tra qualche anno come dei pionieri e come coloro che hanno avuto il coraggio di implementare un modello che sarà di aiuto e da stimolo per tantissime altre scuole della Campania e perché no d’Italia“.

Redazione On Line