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MADDALONI- Presidio, sempre e comunque. Domani, si terrà l’ennesimo tavolo con le parti sociali. E oggi, come sempre, si sarà un’altra giornata di protesta pacifica. Come in tutti i giorni che il buon Dio dà alla terra: c’è chi va al lavoro, chi va a scuola e chi lotta per il lavoro (che c’è e non viene concesso) e per la dignità. Non è un fenomeno di folklore ma qualcosa di molto più profondo: gli edili aspettano la riassunzione o la programmazione dell’assunzione presso i cantieri per il completamento della zona commerciale della piattaforma intermodale. Sotto esami ci sono tutti: gli imprenditori in giacca e cravatta che millantano potenzialità finanziarie e manageriali che non posseggono (stiamo a Maddaloni/Marcianise e non in Brianza); i politici (sempre alle prese con le campagne elettorali) e pure i territori (ripiegati su se stessi nell’attesa di uno sviluppo che non verrà mai). E’ una situazione paradossale di stallo che forse potrebbe sbloccarsi entro questa settimana (forse domani) con un vertice tra tutte le parti interessate: edili, forze sindacali e le società Sogesa, Gnarra costruzione, Cacem, Calbit e Edimo. Il tempo gioca contro. E’ stato detto che tutto deve essere chiarito entro luglio. A giugno (nonostante le bizze meter) farà molto caldo. Staremo a vedere se a luglio si comincia ad andare al mare o al mare ci andremo con tutti i panni. Tradotto: succederà il finimondo.

Redazione