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MADDALONI- Lo avevamo detto. Lo avevamo scritto. Chi cerca il lavoro, pur potendolo avere ma non ce l’ha, non aspetta all’infinito. E non si mette a pettinare le bambole. La barricata degli edili disoccupati all’Interporto non è solo un presidio di protesta e uno strumento di visibilità. E’ anche e soprattutto un momento di forte contestazione. E stamattina, è partita la contestazione: striscioni; blocco della circolazione; blocco dei mezzi d’opera e ritorno delle forze dell’ordine. Così, non si può andare avanti. Una cosa dovrebbe essere chiara da tempo. E’ una guerra di trincea: gli edili, in attesa di essere riassorbiti nei cantieri per il completamento dell’Interporto Sud Europa, non lasceranno per nessuna ragione il presidio dell’unico cantiere ancora operativo. Il tutto si sta consumando, ancora una volta, nel silenzio e in uno stato di solitudine la più totale possibile: stamattina, sono assenti i delegati sindacali; sono assenti gli amministratori. In una terra affamata di lavoro, là dove il lavoro c’è (e ce ne è tanto) servono risposte ai massimi livelli. E gli assenti hanno sempre torto.

Redazione