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Ecco il documento del Partito Democratico:
“Il voto popolare dell’11 giugno 2017 ha sancito e assegnato inequivocabilmente la maggioranza dei consiglieri (14 Consiglieri su 25+1) del Consiglio Comunale di Maddaloni alla coalizione guidata da Razzano. In termini istituzionali significa: Maggioranza Assoluta.
Naturalmente Andrea De Filippo è il Sindaco di Maddaloni ed anch’egli è stato legittimato dal voto nella giornata di Ballottaggi del 25 Giugno 2017.
Nella nostra militanza politica ci hanno, però, insegnato che il senso di responsabilità o di irresponsabilità non viene mai usato o contestato a senso unico.
L’atteggiamento dimostrato dai fatti degli ultimi giorni (ma anche delle ultime ore) stanno consolidando sempre più la nostra convinzione che Andrea De Filippo stia pianificando in modo scientifico e programmato il suo suicidio politico cercando di apparire il “martire” agli occhi dei maddalonesi.
Maddaloni ha bisogno di serietà e dignità politica, noi non ci presteremo a giochetti maldestri del tipo: “…datemi due nomi per la mia giunta…”.
De Filippo è il Sindaco di Maddaloni ma noi siamo la “maggioranza in consiglio” non accetteremo mai una commistione impraticabile di confusione e inciucio politico e istituzionale. Siamo una maggioranza omogenea e opereremo in tal senso a partire dalla seduta del Consiglio Comunale di Giovedì 27 Luglio prossimo.
Noi dimostreremo senso civico e responsabilità nei confronti dei cittadini maddalonesi: una Giunta politica non ci interessa, abbiamo già detto è ripetiamo. “Il Sindaco De Filippo faccia il Sindaco, abbia rispetto delle decisione degli elettori; in Consiglio Comunale (senza inciucio e scortese propaganda) indichi quale è la sua idea, quali le proposte programmatiche evitando di esercitare ragioni di parte e alimentare sciocche contrapposizioni di sapore elettorale e propagandistico di recondita prospettiva”.
De Filippo, abbia il coraggio civico di ammettere di essere arrivato primo ma di non aver, però, vinto le elezioni.
Una via di uscita l’abbiamo indicata: “Giunta Tecnica” di alto profilo e indirizzi programmatici delle priorità e delle cose da fare.
• Sappiamo, però, che Andrea De Filippo è “ostaggio” della sua coalizione, dei partiti, delle liste che la compongono e da ultimo dei consiglieri eletti.
• Sappiamo pure che Andrea De Filippo si gongola e utilizza strumentalmente questo stato e questa condizione di “prigioniero politico” della sua coalizione per essere mandato a casa e giocare la condizione di “vittima sacrificale” scaricando su di noi l’epilogo inconcludente e inconsistente della sua breve stagione istituzionale.
Ripetiamo all’unisono: “Giunta Tecnica” di alto profilo e indirizzi programmatici delle priorità e delle cose da fare, questa è la nostra base di partenza per l’avvio di qualsiasi discussione possibile.
Più di questo non possiamo proprio.”
 

bocchetti