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Oltre la denuncia, le proposte. L’impegno per le periferie, la rivitalizzazione del commercio cittadino e lo sforzo per reperire fondi urgenti a sostegno di interventi strutturali non più differibili

MADDALONI- Ieri, in consiglio comunale, c’è stato un “evento” politico atteso da tempo. Gaetana Crisci ha dichiarato, anche nel civico consesso, la sua adesione a Fratelli d’Italia. Oltre le dietrologie, il gossip politico e le chiacchiere in libertà, abbiamo chiesto alla diretta interessata la ragioni e le motivazioni delle scelta.

Perché scegliere per una ulteriore formalizzazione?

Si, ieri, ho formalizzato anche in seno al consiglio comunale la mia adesione al partito politico di Fratelli d’Italia sebbene avessi già in precedenza inviato agli indirizzi di competenza la mia formale adesione al partito. E proprio per questo, il mio voto di astensione all’approvazione del bilancio di previsione deve essere inquadrato in un’ottica di attenta vigilanza rispetto alle indicazioni che, per l’ennesima volta, ho sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione.

Stiamo parlando di un atteggiamento critico e costruttivo. Analisi e proposta?

Ho moderato il mio intervento offrendo diversi spunti propositivi che mi pare siano stati condivisi, in parte, anche dal Primo Cittadino. L’ho fatto perché credo che oggi, dopo tre anni di consiliatura, debba farsi un bilancio politico costruttivo rispetto a quanto è stato fatto e rispetto a quanto potremmo fare per migliorare la vivibilità del territorio.

Ha sempre sposato battaglie e la militanza sul territorio. Il che le è valso una certa accusa di utopismo. E’ cambiato qualcosa?

La mia visione di città non è fatta utopica. Anzi, si sposa con una idea di programmazione degli investimenti alcuni dei quali a costo zero per l’Ente e nell’ottica dell’opportunità dei finanziamenti europei messi a disposizione per la ripresa del territorio.

La denuncia coniugata alla proposta?

E’ stato sempre così. E ho sempre agito in questa ottica: ho chiesto pubblicamente di valutare l’opportunità di farci promotori, coinvolgendo anche gli altri comuni interessati, di fare interfacciarsi con la giunta regionale per occuparsi dell’adeguamento del collettore Ex Casmez accedendo anche alle risorse del Recovery Fund.

All’emergenza storica delle esondazioni fognarie si è sommata una difficile congiuntura legata alla pandemia. Oltre al problema ambientale c’è quello socio-economico…

La crisi pandemica ha rieducato i cittadini a spendere negli esercizi commerciali della propria città. Ho più volte sottolineato come questo potrebbe essere un motivo, dettato da un contesto di crisi, per rilanciare l’economia territoriale prevedendo per esempio un parco commerciale nel centro storico attraverso una società di trasformazione urbana, così come sempre attraverso questo strumento potremmo recuperare il Parco del Castello.

La sua attività politica è indubbiamente legata ai problemi delle periferie. Ha una proposta?

Ho sottolineato la necessità di pensare anche in vista dell’approvazione del PUC ad una riqualificazione delle periferie, che considero la città del domani e che è piena di energie e che bisogna fecondare con funzioni catalizzanti costruendo luoghi per la gente, punti di incontro dove si condividono valori e dove si celebra un rito che si chiama URBANITA’, per citare Renzo Piano.

Ieri, in consiglio si è parlato molto di debiti. Il problema della gestione delle entrate resta…

Ho chiesto di incrementare le funzioni dell’Ufficio Unico delle Entrate che oggi è un embrione in gestazione, che non assolve alla funzione che gli è propria: recuperare debiti senza una eccessiva pressione sul cittadino-utente.

Torniamo alle proposte e agli stimoli per le periferie…

Ho sollevato il problema della statale Appia chiedendo a questa amministrazione di fare uno sforzo e ripristinare l’impianto semaforico all’incrocio con via Sant’Antuono e non ultimo ci siamo confrontati su una politica di sensibilizzazione ambientale che certamente migliorerebbe i dati della raccolta differenziata. Abbiamo parlato della scuola di Montedecoro e di tanto altro ma ho deciso di farlo in un’ottica costruttiva senza fare della sterile polemica o mera denuncia fine a se stessa.

C’è molto da lavorare e tantissimo da programmare…

Il Sindaco, del resto, ha annunciato l’istituzione di una Cabina di Regia proprio per intercettare fondi che finanziano progetti che riqualificherebbero il territorio e potrebbero fungere da volano per una ripresa anche economica. E questo non può farmi che piacere perché ritengo sia necessario avere una visione e una programmazione in tal senso.

Redazione