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MADDALONI- Oggi, nell’anno del Signore 2021, nonché anno Terzo del Sacro democristiano Impero, è stato consegnatala copia del nuovo Piano urbano comunale (Puc), nelle mani del sindaco (per volontà popolare) Andrea De Filippo al secolo Imperatore della maggioranza arcobaleno, cavaliere dello Scudo crociato, duce del Biancofiore, croce al merito della “Scuola politica dei 33 bottoni di piazza Matteotti”, leader massimo della “Gioventù democristiana”, allievo del Divo Giulio, alfiere non pentito della Prima Repubblica (e chi più ne ha più ne metta).

Dopo 13 anni di tormenti, rinvii e attese abbiamo il Puc. Il redattore arch. Romano Bernasconi ha consegnato al sindaco la copia che sarà approvata in giunta. Bernasconi, nella sua lunghissima carriera, ne avrà viste certamente tante. Ma forse non ha mai vissuto una gestione, così lunga e tormentata, costellata da crisi politiche, finanziarie, cambi di regolamenti, maggioranze, commissariamenti e pure un dissesto finanziario. Anche se, nel panorama tutt’altro che incoraggiante dell’urbanistica regionale, di enti in ritardo o ritardatari in materia di programmazione territoriale ce ne sono ancora tanti. Anzi troppi.

E adesso che succede? Toccherà alla giunta l’approvazione. E poi scatteranno i canonici 60 giorni per osservazioni e confronti sugli elaborati. Meglio tardi che mai? Non sappiamo rispondere. Il peggio è alle spalle? E’ presto per dirlo. Certamente la lunga paralisi e l’attesa sono finite. Adesso la copia, molto chiacchierata finisce in cassaforte, e dal mese prossimo sarà posta all’attenzione della città. Il vero dato sconcertante, che dà la misura della irreversibile crisi della politica e della classe politica locale, è data dall’assenza di dibattito e confronto sulla pianificazione del futuro del nostro territorio. In altre stagioni, non si sarebbe parlato di altro. C’è la prova provata che quello che resta dei partiti, delle liste civiche è ben poca cosa. Stavamo meglio quando stavamo peggio. Basti pensare che, per l’approvazione del Prg in vigore, negli anni ’80 furono pubblicati libri e convocati dibattiti. Oggi, al massimo ci si spara un selfie… La competenza è come il coraggio, come insegnava don Abbondio, chi non c’è l’ha non può darselo.

Redazione