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MADDALONI- La situazione è seria e il finanziamento è la risposta ad un’emergenza che è riassunta nella nozione “rischio idrogeologico”. Il comune di Maddaloni porta a casa oltre cinque milioni di euro per “investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico”. Per la prima volta, si mette fine al degrado del centro storico. Nella fattispecie si interviene su via Pignatari, via Pintime, via San Benedetto, sui versanti collinari del Monte San Michele (lato ex-Cementir).

Sindaco De Filippo, carte alla mano, di che si tratta?

Di cinque progetti contro il rischio idrogeologico dell’area pedemontana, la più bella, la più antica e la più dimenticata da sempre del nostro territorio.

In concreto, che cosa succederà?

Si interviene contro il rischio idrogeologico lungo i versanti ma anche contro i fenomeni, arealmente diffusi, di subsidenza e collasso dei servizi. Quindi striamo parlando di riassetto delle fogne, di rifacimento del strade e manutenzione del basolato, regolarizzazione delle acque reflue e meteoriche.

Meglio tardi che mai. Visto che nel centro storico l’erosione sotteranea è un serio problema…

Faccio una valutazione inoppugnabile: non ricordo che il comune di Maddaloni sia stato beneficiario di un finanziamento così cospicuo per la riqualificazione dell’area pedemontana.

E’ solo l’inizio, i problemi sono tanti…

Adesso, bisogna trovare finanziamenti per intervenire nell’area pedemontana dei Formali. Ma ripeto: nessun intervento di messa in sicurezza idrogeologica, cioè partendo dai versanti del Monte San Michele, è stato mai fatto.

Ci sono altri progetti?

Ci sono altri finanziamenti pari a 750 mila euro per il rifacimento del basolato in via Bixio, via Santa Margherita e via Ponte Carolino. Ma urgono interventi sui versanti collinari e i sottoservizi.

A che anno risale questa progettazione?

E’ dell’altro ieri. Mai prima è stato progettato alcunché: schede e interventi sono stati redatti nel settembre 2020.

Redazione