00 3 min 1 settimana
Antonio Crimaldi: “Siamo l’alternativa vera e unica al civismo di comodo che spadroneggia nella nostra città”

MADDALONI- Lo strano caso di Fratelli d’Italia. All’opposizione netta e solitaria, nelle ultime amministrative. E ora domina incontrastato il silenzio. Visto dall’esterno sembra un partito di «governo e di opposizione». Maggioritario nel Paese. Rappresentato, in provincia, con cotanto di parlamentari ma silente sul territorio. Un paradosso del quale abbiamo chiesto le ragioni ad Antonio Crimaldi, candidato a sindaco nel 2023.

Ma il congresso cittadino si fa? E se si, quando? E sul territorio che state facendo e che farete?

Una domanda alla volta. Non siamo stati con le mani in mano. Lo scorso mese di settembre abbiamo anche chiuso il tesseramento. Posso dire che gli iscritti e la base non aspettano altro che il congresso…

Intanto Crimaldi è il commissario?

Facciamo chiarezza: non si sarà nessun commissario cittadino. Saranno gli iscritti, che liberamente hanno aderito al partito, a scegliere il segretario, commissario cittadino o come lo si vuole chiamare. Si costruisce partendo dalla base per andare verso l’alto questa è la nostra filosofia perché, a scanso di equivoci, noi esprimiamo un altro modo di fare politica fondato sulla militanza, partecipazione e adesione ai principi. Il resto lo lasciamo agli altri.

C’è un tono polemico nelle sue parole…

No affatto. Faccio valutazioni oggettive anche sui risultati delle consultazioni europee. I numeri di Fratelli d’Italia sul nostro territorio sono stati ottimi. Pari a quelli di Forza Italia ma senza la grande mobilitazione che c’è stata negli altri partiti. Questo significa che quando non c’è un voto condizionato da fattori locali o dinamiche di parte, il consenso libero rivela chiaramente l’orientamento degli elettori.

Ma ritorniamo al partito e al territorio? State aspettando il congresso e poi?

C’è una base di nuovi iscritti consolidata. Aspettiamo il congresso per strutturaci definitivamente e anche ufficializzare le adesioni di alcuni consiglieri comunali. Non stiamo fermi. Anzi, un minuto dopo ci sarà anche una sede fisica, e non virtuale come fanno tanti altri. Posso anticipare quale è il nostro chiaro convincimento: deve finire la stagione del civismo di comodo, dietro cui nascondere ambizioni personali, per poi collocarsi opportunisticamente negli schieramenti più convenienti. Questo è trasformismo all’ennesima potenza, opportunismo disinibito che rischi di sfociare nella spregiudicatezza politica. Strutturando FdI sul territorio noi saremo gli avversari di questo di afre l’antipolitica.

Puntate solo a riorganizzare il partito?

Non viviamo di partitismo e ancor meno di comitati elettorali. Sarà alta l’ attenzione verso le problematiche del territorio, forte l’ascolto delle persone e intensa la collaborazione con il mondo dell’associazionismo. Vogliamo far vivere un partito. Insomma, l’esatto opposto delle liste civiche ad personam e dei comitati elettorali.

Redazione