C’è una nuova frontiera della politica locale ovvero la militanza sotto forma di associazione così si presentano libri; si fanno manifestazioni a sfondo sociale e animazione di feste e ritrovi

MADDALONI- Cinque anni vissuti da vice-imperatore. Gigi Bove non si ferma mai. Dopo aver fatto il capocantiere della “Roundabout Bove” ovvero della “Rotonda Bove” in via Colletta, riparte con la presentazione con un libro impegnativo: “I Mussolini dopo Mussolini” con sottotitolo “Un racconto di famiglia”. E’ un racconto dei familiari più stretti di Mussolini e di personaggi, alcuni molto noti, altri mai saliti alla ribalta, che furono vicini alla famiglia. E’ la storia personale letta all’interno della grande storia del ventennio e del dopoguerra.

Emerge l’anima destrorsa della maggioranza arcobaleno che ha una componente “fascio-leghista” chiara, netta, orgogliosa e consapevole di se stessa. E Giggino Bove lo sa e ne approfitta utilizzando il civismo che tutto tiene insieme. Ma la vera notizia è un’altra: è partita una raccolta fondi per la realizzazione di un busto, anzi di un mezzo-busto, di Bove da installare sull’omonima rotonda di via Colletta. Sarebbe un cimelio in linea con l’arredo urbano che si ispira al ventennio. Scherzi a parte, il Nostro lavora su tre fronti: il gruppo consiliare, il Movimento Cambiamo Maddaloni e nelle vesti di presidente dell’Associazione Aude. C’è una nuova frontiera della politica locale ovvero la militanza sotto forma di associazione così si presentano libri; si fanno manifestazioni a sfondo sociale e animazione di feste e ritrovi. La nuova frontiera della militanza, in assenza delle insegne dei partiti e in un momento del civismo necessario, ci si ricava uno spazio di agibilità politica inabissandosi nel Terzo settore o nel campo culturale. C’è da chiedersi quando ritornerà il momento dei partiti e dell’appartenenza. Adesso, i politici vestono i panni del volontariato sociale, culturale occupando gli spazi che, un tempo, si attribuivano alla cittadinanza attiva.