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MADDALONI- Tutti ne parlano. Tutti si informano. Del Puc si discute, purché rigorosamente in privato. Salvo rare eccezioni, i grandi assenti dal dibattito sono i consiglieri comunali, i parti e movimenti di riferimento. Eppure i convegni sono di moda. E saranno sempre più numerosi man mano che si avvicina la campagna per amministrative e politiche. Si parlerà di tutto tranne dei problemi reali. E che dice la realtà? Dopo 15 anni di gestazione, sono 321 le osservazioni tecniche presentate sul Puc nel silenzio generale. Niente selfie, nessun post e nessun collezione di like da parte delle truppe cammellate. Così, con un pò di faccia tosta, abbiamo scomodato l’Imperatore della maggioranza arcobaleno.

Allora, sindaco De Filippo facciamo il punto su queste 321 osservazioni. E’ preoccupato? Che ne pensa?

Non si può che pensare bene. Dopo tanti anni, e ripetono finalmente dopo tanti anni, la parola è passata ai privati ovvero ai portatori di interessi ma anche a tante  associazioni. Forse, quello che sta accedendo sta stravolgendo la filosofia del tanto peggio tanto meglio. Per anni, non si è fatto nulla. e andava benissimo così. Ora, c’è il Puc e si possono fare osservazioni nel merito. A queste ultime, il redattore secondo norma, potrà accoglierle del tutto o in parte, oppure respingerle. Diciamo le verità: mai era successo prima. E mai prima il Puc era stato gestito non da un organo commissariale. Poi, nel merito, si potranno avere opinioni le più disparate. Ma si sta facendo il Puc: questo è un fatto oggettivo e incontestabile. Quindi non sono preoccupato, anzi…

Oltre alle osservazioni dei privati ci sono anche quelle del Pd...

Posizioni legittime anche se in parte accolte dal redattore. In senso tecnico stretto non sono osservazioni ma indicazioni e commenti a margine. Riguardo alle riserve sul centro storico, la fase attuativa non spetta al redattore ma spetta poi alle amministrazioni che dovranno calare nella realtà le indicazioni urbanistiche.

E sulla questione area prossimale al policlinico?

Anche qui, si tratta di un orientamento. Il Policlinico è tutto da venire. Ma lo strumento accoglie indicazioni di massima chiare. Ripeto la fase attuativa potrà essere discussa se quel progetto diventerà realtà. Così come la tutela dell’acquedotto carolino è un’indicazione ampiamento accolta.

La questione dell’area commerciale sull’Appia?

Facciamo chiarezza. Prima si polemizza per mancanza di atti concreti a favore del commercio. poi ci si lamenta dell’aggressività dei paesi limitrofi. Poi di una programmazione che asseconda e disciplina una vocazione che, fino ad oggi, è cresciuta in maniera del tutto anarchica. Credo che sia stata giusto accogliere tale sfida e disciplinare lo sviluppo e la vocazione commerciale senza mortificare il contesto ambientale e storico.

Redazione