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MADDALONI- Tregua armata. Dopo una lunghissima trattativa, i netturbini strappano un accordo condizionato alla Buttol. Entro 48 ore, l’azienda deve liquidare tutte le pendenze creditizie in sospeso da oltre un anno. E’ un braccio di ferro. In cambio gli operatori hanno ricominciato la rimozione dei rifiuti. Se entro martedì, i patti non saranno rispettati ricomincia la mobilitazione. Il comune vigila e minaccia. Pronta la richiesta di precettazione da presentare in Prefettura. Già pronta pure la denuncia di interruzione di pubblico servizio non motivata e in difformità alle regole di garanzia. Pronta pure la lista di penalità, per manifesto disservizio, da contestare alla Buttol. L’ente locale si considera parte lesa in quanto in regola con i versamenti mensili alla Buttol. E per questo chiede che sia riconosciuta la condizione di inadempienza e la conta dei danni. Intanto, nel primo pomeriggio è cominciata la rimozione dei cumuli per arginare la presenza di materiale non rimosso su tutto il territorio cittadino. E’ una tregua armata perché il comune intende aderire alle vie legali in caso di inottemperanza e omesso rispristino delle condizioni di agibilità igienico-sanitaria. In punta di diritto, prendono forma due contestazioni: astensione dei servizi di raccolta dei rifiuti immotivata e infrazione rispetto alle procedure di garanzia per i servizi di pubblica utilità. Chiesto inoltre un intervento della Prefettura e un controllo sulle procedure di garanzia messe in campo.

Redazione