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Il disinteresse dei partiti. Il silenzio e la disattenzione imbarazzante del consiglio comunale. Svolta green e avviata ignorata anche dai Cinque Stelle…

MADDALONI- Una rivoluzione notevole passata sotto silenzio. Come in tutte le cose destinate a cambiare e migliorare il territorio, si registra puntuale l’assenza totale del mitico “consiglino comunalino”, dei partiti e dei movimenti. E’ una costante. Meglio così: meno chiacchiere e solo fatti. Infatti, si stanno facendo solo i fatti: con autorizzazione diretta della Regione è in atto lo smantellamento delle vecchia centrale elettrica Turbogas di via Ficucella. Tutti gli impianti di produzione e trasformazione, in disuso dal 2015,  sono stati, quasi tutti, portati via. Al lavoro gru e operai che stanno rimuovendo i quattro gruppi di produzione di 88 megawatt, costruiti nel 1976 e poi riconvertiti dall’alimentazione (molto contestata  olio combustibile) a metano. Scompare pure l’impianto ammodernato, grazie al «Piano Scarioni» (produzione, su scala nazionale, di energia elettrica di riserva contro le emergenze estive), utilizzato per circa un decennio richiamato in servizio e utilizzato tra le sei centrali di riserva. Contro il «rischio black-out» la sua attività è stata aumentata dalle 200 ore all’anno (richiesta proporzionale ai picchi di consumo) a 500 ore annue. Portati via i “ferri vecchi”, il futuro è tutto green. Nemmeno in Cinque Stelle, che blaterano della svolta green targata 2050, se ne sono accorti. Come ci insegna Giggino Di Maio: “Tutti al mare, tutti al mare ad abbronzare le chiappe chiare…”. Torniamo ai fatti. Lo smantellamento è propedeutico alla riconversione. La vecchia Turbogas, che per 40 anni, ha creato scontri con il territorio sarà trasformata in un impianto di accumulo e di produzione di energia elettrica dal fotovoltaico. L’impianto rappresenterà il primo esempio di sostenibilità, in Provincia di Caserta, producendo, in forma combinata energia elettrica con una fonte al 100% rinnovabile.

Redazione