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MADDALONI- “Non si può più tacere”. Troppi disagi, troppi disservizi, troppe carenze della macchina comunale, troppe mancanze di competenze. E ora pure i ticket mensa scolastici troppo alti. Sono, in assoluto, i più cari della Provincia di Caserta. Il dissesto finanziario, tecnicamente finito, finanziariamente continua. Unica nota positiva: per il secondo anno consecutivo, riparte la refezione ad appena due settimane dall’apertura dell’anno scolastico. Angelo Tenneriello (consigliere comunale di Maddaloni Positiva) mette le carte in ufficiali in piazza.

Che fa? dà i numeri?

Mio malgrado e malvolentieri dobbiamo costatare che il costo del dissesto finanziario (dal dicembre 2012 in poi) se lo sono accollati per intero le famiglie. Per la scuola, e non solo, il calvario continua.

Perchè?

A Maddaloni, si praticano i costi più alti per la mensa scolastica rispetto ai cinque maggiori comuni della provincia di Caserta: Caserta, Marcianise, S. Maria C.V e Aversa.

E’ il caso di dare i numeri per legittimare una simile affermazione, che è molto grave…

Entrando nei dettagli, rispetto a Caserta ad eccezione della fascia di reddito da 0 a 4000 €, tutte le altre fasce nel comune di Maddaloni hanno un costo maggiore con una differenza massima per i redditi alti di circa 35 centesimi a pasto per i redditi alti.

E’ solo un caso…

Mica è finita qui. Ho detto siamo i più cari rispetto ai quattro maggiori comuni. Rispetto al comune di Aversa la differenza è ancora più abissale: infatti, va dai 40 centesimi a pasto per i redditi bassi fino a circa 2 euro a pasto per le fasce di reddito alto (Maddaloni 4.95 € – Aversa 2.92 €). Per quanto riguarda invece il comune di S. Maria Capua Vetere la differenza, ovviamente in danno dei cittadini di Maddaloni, è d 80 centesimi a pasto per i redditi bassi e di circa un euro per i redditi alti.

E poi c’è il botto finale?

Il gran finale invece è riservato alle differenze tra il comune di Maddaloni ed il comune di Marcianise. Infatti nel comune di Marcianise non esistono tariffe legate all’ISEE ma esiste un’unica tariffa di 2.75 € a pasto ed sono previste delle esenzioni totali per quanto riguarda il servizio mensa (alunne beneficiari della legge 104/92 e con redditi da 0 a 5000 €) ed esenzione del 50 % della tariffa per alunni con reddito familiare compreso tra 5001 e 7000 €.

Ma non c’erano stati degli sgravi rispetto alla gestione commissariale?

L’amministrazione con l’approvazione del bilancio di previsione ha ridotto del 10 % il costo della mensa rispetto alla precedente delibera del commissario (delibera commissario 104 del 28/03/2018)  che aveva aumentato i costi rispetto alla gestione del 2017 (delibera commissario 121 del 30/03/2017). Ma i costi attuali sono più alti di quelli del 2017.

Insomma, il comune di Maddaloni è come ‘o ciuccio ‘e Fechella: trentatré chiaje e pure ‘a cora fràceta! Ad litteram: guarito un male c’è ne è sempre un altro?

Purtroppo, rimosso un record amministrativo negativo ne è spuntato subito un altro per giunta ingiustificato.

Che fare?

Il disseto è passato. Ma le tariffe, ingiustificate, sono rimaste. E’ il momento di rimuovere questa ingiustizia: vanno riviste a ribasso le tariffe e rimosso un macigno su un servizio pubblico essenziale che riguarda da vicino la tutela del diritto allo studio, i bambini in età dell’obbligo, e il sostegno alla genitorialità.

Redazione