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Nel 2012, ci fu l’intervento dell’Astir in tutte le aree periferiche e per le bonifiche

MADDALONI- Arrivano i nostri. Arriva la Regione per arginare un mare di monnezza: rifiuti occultati nel sottosuolo, lungo le strade vicinali e in periferia. E così, dopo le bonifiche fatte dall’Astir, società partecipata dalla Regione, ottenute dal sindaco del tempo Antonio Cerreto, scende ancora in campo la Regione contro l’emergenza discariche. Nel 2012, intervenne la società regionale Astir per liberare le periferie maddalonesi, l’area perimetrale dell’Interporto e le confinanti aree di Acerra dalla morsa delle discariche. Ora, l’intervento straordinario si ripete: l’operazione di maxibonifiche è affidata ad una task force formata dal personale dei «Consorzi unici di bacino» (CUB), che lavoreranno al recupero e selezione dei rifiuti indifferenziati, mentre la «Sma Campania spa» provvederà al conferimento diretto presso il termovalorizzatore. Servirà? Visto che dopo anni si ritorna la punto di partenza sembra che l’intervento regionale aiuta ma non risolve. Aiuterà il comune in affanno che fino ad oggi si è fatto carico del peso delle bonifiche. Non risolve perché manca la vigilanza: contro gli svuotacantine abusivi e le organizzazioni per l’abbandono dei rifiuti, a cavallo tra l’Area metropoli nata di Napoli e Caserta, sembra che ci sia poco da fare. Inoltre le aree a rischio sono molte. Otto i punti di maggiore problematicità: via Campolongo (area prossimale la variante Anas), via Sauda (al confine con Caserta), l’area vincolata del Mulino Ducale, via Lima, via Lamia, via Santa Fede (area perimetrale autostrada A 30), via Cupa Lunga e la celeberrima dell’’ex «area di sosta Calabricito» nota alle cronache come «sex parking» o luogo di ritrovo per la prostituzione.

Redazione