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Nella mattina di oggi, 15 settembre 2017, personale in forza alla Stazione C.C di Alvignano ha
proceduto all’esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti
domiciliari, con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di S. Maria Capua
Vetere, nei confronti di F.P., di anni 65.
Le indagini, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, consentivano di accertare la
condotta della persona arrestata, ritenuta responsabile del delitto di maltrattamenti in famiglia,
lesioni aggravate, minacce gravi, violenza privata, reati ripetutamente commessi nei confronti
della compagna e delle figlie.
Era acclarato che l’uomo agiva, in ambito familiare, comportandosi con modalità da “padre
padrone”, umiliando, sopraffacendo ed annullando la libera determinazione delle persone offese,
alle quali erano proibite anche le più naturali e comuni iniziative della vita di relazione.
In particolare, tra le altre condotte, F.P. era addirittura arrivato ad impedire alle vittime di
accedere all’assistenza medica di base, al punto che, nel 2008, gli assistenti sociali erano dovuti
intervenire e, solo in seguito alla segnalazione della ASL e degli assistenti sociali, i familiari si
erano iscritti all’assistenza sanitaria di base.
L’indagato è altresì ritenuto responsabile del delitto di violenza sessuale ai danni di una delle
figlie, vittima di attenzioni morbose già da minorenne, alla quale il padre aveva tentato di far
credere che fosse “normale” la consumazione di rapporti sessuali.
Le indagini sono state svolte a seguito di denuncia della compagna del F.P. e sono state
arricchite dalle testimonianze delle altre componenti del nucleo familiare, chiare nel delineare il
grave quadro indiziario.
 

bocchetti