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di Elio Bove

Con la Nota informativa, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha fornito sintetiche informazioni circa lo svolgimento dell’esame di Stato 2023. Nel 2023 l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione tornerà a essere configurato secondo le disposizioni normative vigenti (di cui al capo III del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62).Possibile eccezione i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), per i quali la pandemia ha determinato difficoltà nello svolgimento delle attività e, in taluni casi, il mancato raggiungimento del target orario previsto. Per tali ragioni potrebbe in seguito venir meno, previa emanazione di specifica norma di legge, il vincolo dello svolgimento delle attività PCTO per l’ammissione all’Esame di Stato 2023. Rimarrà, invece, invariata la previsione dello svolgimento, durante il corrente anno scolastico, delle prove INVALSI, quale requisito di ammissione.

Le prove e il colloquio

La prima prova scritta accerterà la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La prima prova sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolgerà con modalità identiche in tutti gli istituti, con durata massima di 6 ore. I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse. Verranno proposte sette tracce, trasversali a tutti gli indirizzi di studio, che potranno fare riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. La seconda prova scritta avrà per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. Con apposito decreto ministeriale saranno individuate, entro il mese di gennaio 2023, le discipline oggetto della seconda prova scritta. Il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale e la commissione, tenendo conto anche di quanto previsto dall’articolo 1, comma 30, della legge 13 luglio 2015, n. 107, propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel percorso di studi.

Valutazione finale

La valutazione finale, secondo normativa vigente, si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, come segue: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi. Le commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.

Redazione