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CASERTA, – Cinquantotto anni fa, il 2 gennaio del 1960,  il ciclismo mondiale venne scosso da una brutta notizia, era deceduto Fausto Coppi,   il mito, l’airone, il campionissimo, lasciando  increduli e commossi  milioni e milioni di appassionati.

Il ricordo  e l’alone di leggenda che avvolge la storia del mai dimenticato  Fausto Coppi verrà rinnovato martedì 2 gennaio 2018 alle ore 11 con una messa in sua memoria  che sarà celebrata a Ercole di Caserta e dedicata anche a tutti i ciclisti campani scomparsi.

La messa, in contemporanea con quella che si celebrerà a Castellania il paese natale di Coppi, verrà celebrata da Don Salvatore Gravina  nella cappella privata della famiglia  Michitto   praticamente a 50 metri dal palazzo Antonucci in via S. Vito 14 presso il quale il soldato Fausto Coppi, non più prigioniero di guerra,   svolse dal 1. Febbraio al 29 aprile del 1945  le mansioni di attendente del tenente inglese Towell che aveva in affitto, nel palazzo,  l’appartamento al primo piano.

Il 30 aprile del 1945 l’ex caporale Fausto Coppi partì in bici da Ercole per risalire l’Italia devastata dalla guerra e rientrare finalmente a casa e riprendere, così,  l’attività  per scrivere   pagine gloriose di grande ciclismo che gli valsero l’appellativo di “Campionissimo”.

Proprio all’esterno del palazzo Antonucci il 30 luglio del 2016, per iniziativa di un gruppo di appassionati guidati da Amedeo Marzaioli,  Pasquale Ventriglia  e Angelo Letizia  e alla presenza del sindaco di Caserta Carlo Marino e di Castellania Sergio Vallenzona, è stata deposta una lapide a ricordo della permanenza di Coppi a Caserta.

La celebrazione della messa è ormai diventato  un appuntamento fisso  per gli amanti delle “ due ruote” per tenere vivo  il ricordo e le imprese  di un mito senza fine.

bocchetti