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VALLE DI MADDALONI- Gli costeranno il processo per direttisima le minacce, con la pistola in pugno (poi risultata finta) messe in atto da un netturbino impiegato presso la ditta di igiene ambientale. Il fatto ha scosso l’ambiente più che tranquillo di Valle di Maddaloni.

Il commento del sindaco Francesco Buzzo ne dà l’esatta dimensione dello stato d’animo molto diffuso e condiviso: “Ho pensato al momento di rassegnare le dimissioni”. Così sintetizza tutta l’amarezza, la sorpresa e l’angoscia provata nei minuti in cui è stato, insieme al tecnico comunale, minacciato con una pistola.

Dal suo racconto emerge tutta la sorpresa e lo spavento. Non se l’aspettava proprio?

Per nulla. Essere tenuto sotto tiro, in una condizione di incertezza e senza sapere perchè di una minaccia incomprensibile è un’esperienza che segna.

Adesso, con distacco, cosa prova?

A segnare di più sono state le minacce, che erano e sono insensate, rivolte a me, ai miei familiari, ai miei figli.

Non avete avuto nessun sentore che qualcosa non andava?

Abbiamo ricevuto il netturbino che ci ha chiesto di parlare ma alla presenza del tecnico comunale. Ecco questa è la vera cosa anomala. E poi la pistola che tutto potevamo immaginare tranne che fosse a salve.

Adesso che ha potuto rendersi conto di quanto realmente accaduto, cosa pensa di fare?

Al momento, sono molto dispiaciuto. Posso anche capire anche chi ha tentato di aggredirci. Ma qualsiasi situazione personale, occupazionale, lavorativa non giustifica affatto l’accaduto. Francamente sono addolorato per me , i dipendenti comunali, la mia famiglia. E sono addolorato anche per l’autore di questo gesto inconsulto che ha aggiunto altro danno alla sua situazione personale problematica.

La ricevuto attestati di solidarietà?

Si tantissimi: dal presidente della provincia Giorgio Magliocca ai consiglieri regionali. Moltissimi sindaci ed esponenti politici non li elenco solo per non omettere qualcuno.

Redazione