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Qualcosa sul disastro del bilancio comunale– che l’AMBC denuncia da sempre-inizia finalmente  a muoversi. Almeno dalle parti della Corte dei Conti, che in piena estate ha chiesto al Comune di Mondragone di documentare con carte alla mano tutta una serie di rilevanti questioni, quali: gli importi del Fondo rischi per contenzioso per il triennio 2016/2018 con l’indicazione delle fonti di copertura, individuate per ciascun esercizio; l’ammontare dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel medesimo triennio e la natura del contenzioso in essere e non ancora definito con indicazione delle eventuali possibilità di soccombenza; l’incidenza degli incassi delle entrate proprie sulle previsioni definitive di parte corrente e,quindi,le criticità relative alla determinazione del Bilancio di previsione di cassa 2018, essendo stati evidenziati scostamenti tra le previsioni di cassa, le riscossioni e gli effettivi pagamenti (così come risultanti dal rendiconto) sia nella parte corrente che in quella capitale; la specifica delle tecniche di determinazione delle previsioni di cassa ele motivazioni degli scostamenti rilevati, chiarendoi principi contabili adottati nella determinazione del Bilancio di previsione di cassa 2018(ricordiamoche è il primo bilancio “pieno” della maggioranza del Sindaco Pacifico); l’anticipazione di cassa e la necessità di illustrare la tecnica di contabilizzazione adottata per le anticipazioni straordinarie di liquidità ante armonizzazione, nonché quella adoperata nel passaggio alla contabilità armonizzata, con particolare riferimento alla sterilizzazione dei suoi effetti sul risultato di amministrazione post riaccertamento straordinario; la rilevazione del Fondo Pluriennale di parte corrente e del Fondo Pluriennale c/capitale, specificando se e come le entrate vincolate e destinate siano state utilizzate, nonché le conseguenti modalità di reintegro delle stesse e se la registrazione contabile delle stesse sia stata operata in conformità ai principi contabili; il disavanzo di amministrazione per l’esercizio 2018 pari ad € 13.772.232,23, che appare per la Corte sottostimato per effetto di altre criticità segnalate che comportano la necessità di relazionare sull’ammontare del FCDE a rendiconto 2018 e sulle modalità di calcolo dello stesso; le riscossioni relative a TARSU/TIA/TARES/TARI, con necessità di chiarire le motivazioni delle mancate riscossioni rispetto alle previsioni (dovranno consegnare la serie storica degli ultimi 5 anni); la trasmissione dei prospetti dimostrativi dei risultati d’amministrazione per gli esercizi 2017-2018. La Corte ha quindi acceso i riflettori sulle carte contabili del Comune di Mondragoneal tempo delsindaco Pacifico, riprendendo esattamente quanto l’AMBC era stata costretta a denunciare pubblicamente sui giornali eanche con alcuni esposti circostanziati inviati alla Procura della Corte dei Conti, e ha finalmente avviato un’indagine che– a nostro modesto avviso– non potrà che culminare nel dissesto. Sperando che non ci siano state- da parte di qualcuno- altre leggerezze (diciamo così) nel rendere conto, nel riportare esattamente dati e cifre. E’ un disastro che ha un autore e un responsabile politico ben preciso: il “sindaco di fatto”, quello della “politica del fare”. La “politica del fare” che ha fatto soprattutto questo: ha fatto fallire il comune di Mondragone. Lui –forse– “prenderà il malloppo e scapperà(ma scapperà soprattutto “senza malloppo”), cercando in un modo o nell’altro di mettersi in fuga e in salvo (formalmente non ha alcun incarico e responsabilità diretta, pur avendo fatto e disfatto a piacimento irreparabili danni).Tutti gli altri, invece, pagheranno- per non aver voluto ascoltare i moniti e i suggerimenti dell’AMBC(e per averla cacciata)-le conseguenze di questi tre anni e 3 mesi di disastro e il probabile dissesto.Ma, d’altronde, lo avevamo detto per tempo: dopo le elezioni regionali ci saràil diluvio! Che errore, esimio sindaco Pacifico, quando ti sei piegato a subire la mancata nomina di un competente Assessore al bilancio, quando non hai mantenuto la parola data e non hai attivato– all’indomani della tua elezione- la due diligence  proposta dall’AMBC e, soprattutto, quando non hai recepito la proposta dell’AMBC  di procedere con il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennalequale “ultima spiaggia(forse) per salvare il comune dal dissesto. Sono ora talmente preoccupati di questa indagine che ricorrono addirittura all’aiuto di un consulente. Ma la politica, la Giunta, il Consiglio comunale, i Consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza, di tutto ciò sono a conoscenza? E non hanno niente da dire e da fare? In piena estate (il 30 luglio) i Consiglieri sono stati  riuniti per approvare altri debiti fuori bilancio, il rendiconto  e il preventivo. Possibile che non meritassero neppure una prima informativa su questa indagine della Corte dei Conti (arrivata il 28 luglio)?Ai cittadini diciamo: tutto ciò non può restare fuori dal voto del 20 e 21 Settembre. Anche perché non si possono premiare coloro che hanno portato il Comune di Mondragone al fallimento.

Redazione