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In Regione Campania, a differenza di tutte le altre Regioni d’Italia, il processo di stabilizzazione dei Precari
della Sanità era partito in fretta, poco dopo l’approvazione del DPCM del 06/03/2015, articolando lo stesso
in 2 Fasi, una I Fase, conclusa, che ha visto l’assunzione di circa 800 lavoratori fra Dirigenza e Comparto con
contratti di lavoro a tempo determinato subordinato, ed una II fase, purtroppo incomprensibilmente
ancora ferma, che riguarda figure professionali con varie tipologie contrattuali a tempo determinato
(co.co.co, co.co.pro) e flessibili.
Sono passati da allora più di 2 anni, ed a causa di tale assordante silenzio, le varie figure professionali
interessate tra cui Medici, Biologi, Psicologi, Farmacisti etc.. si sono anche organizzate in un movimento, il
MoPASS (movimento dei precari atipici e subordinati della sanità) molto attivo su Facebook e con
manifestazioni sul territorio.
Contestualmente un tavolo tecnico rappresentativo di tutte le sigle sindacali il 23 ottobre u.s. in risposta ad
una precedente richiesta del Governatore De Luca ha inviato ufficialmente in Regione una “proposta
tecnica di stabilizzazione”.
La settimana scorsa la circolare Madia n.3/2017 ha nuovamente legiferato in materia precariato accorrendo
in soccorso dei lavoratori sia del comparto che della dirigenza con forme di lavoro atipico il cui percorso di
stabilizzazione era bloccato.
Ieri i sindacati tutti si sono nuovamente riuniti in conferenza stampa. Hanno ribadito la propria richiesta di
incontro per discutere della proposta tecnica di stabilizzazione già inviata al Governatore e che appare
quindi oggi dopo la circolare Madia ancor di più legittimata e mostrato anche un video con la confessione
toccante di due precari che mostrano la sconcertante condizione attuale del precariato.
Il MoPASS con fermezza chiede al Governatore De Luca di riaprire il tavolo tecnico con i sindacati per una
contrattazione istituzionale sulla modalità di stabilizzazione.
La sensazione è che dopo questo ennesimo gesto eclatante dell’intersindacale, tutte le sigle sindacali ed i
vari professionisti precari siano pronti a percorrere strade più incisive di contestazione anche attraverso
uno sciopero.
 

bocchetti