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(di Nello Ferraro)
Il Napoli privo di quattro titolari del calibro di Koulibaly, Allan, Hamsyk e Insigne batte la Lazio in un match coinvolgente tra due squadre che giocano un calcio offensivo con azioni a ripetizione come se fossero due pugili sul ring. Prima occasione già al 5’ con un colpo di testa centrale di Milinkovic Savic che Meret respinge senza difficoltà, poi comincia il Milik/show dal 12’ al 25’ con ben quattro occasioni da gol tra cui due pali, uno colpito a seguito di tiro al volo talmente potente da allertare l’osservatorio vesuviano, mentre il secondo dopo la deviazione del portiere laziale su un colpo di testa, nonostante una trattenuta di Radu meritevole almeno di una corsetta di Rocchi al monitor della VAR. Partita che viene sbloccata al 34’ quando il capitano di giornata Callejon decide che otto mesi possono bastare per “partorire” un nuovo gol, trafiggendo sul primo palo Strakosha dopo un ottimo assist di Mertens. Nemmeno il tempo per chiarire agli ultimi scettici perché l’esterno spagnolo ha più presenze di Bruno Vespa a “porta a porta” ed è indispensabile per gli allenatori come lo sono i “friarielli” per la salsiccia che stanno appena gustando nel panino, il Napoli raddoppia con una perfetta punizione di Milik in stile Cagliari che quasi fa andare di traverso la “suddetta cena” agli stessi soggetti che nel frattempo mormoravano “eh, però con Cavani …”.
Secondo tempo che ricomincia con un cambio di Inzaghi che, forse, ispirato dalla vena poetica, inserisce il forte “Correa” che aumenta ancor di più il potenziale offensivo laziale creando qualche pensiero in più per Meret che deve impegnarsi molto per respingere un forte tiro di Immobile al 58’. Occasione preceduta un minuto prima da un altro palo colpito dal Napoli, con un tiro potentissimo di Fabian Ruiz simile a quello di Milik, la cui vibrazione ha indotto inutilmente i tifosi sugli spalti a prendere il cellulare.
Lazio che accorcia le distanze quando al 65’ Immobile trafigge Meret con un piazzato nell’angolino basso, sfruttando l’assist dell’ottimo Correa ed i pochi centimetri di libertà concessi in area da Albiol. Entusiasmo biancoceleste smorzato dopo cinque minuti quando Acerbi ferma Callejon e si becca il secondo giallo (un po’ eccessivo il primo ricevuto) lasciano i suoi in dieci, con Inzaghi che decide stranamente di sostituire il serbo Milinkovic con l’esterno Patrick nonostante il risultato passivo.
Episodio che consente al Napoli di gestire il risultato fino alla fine senza grossi affanni, col solo rischio di infortunio occorso a Malcuit dopo una bruttissima entrata del bosniaco Lulic, anche questa meritevole di essere rivista al VAR come accade spesso in situazioni simili…
Ma tanto si sa che la VAR è diventata talmente un mistero che, a quanto pare, la stiano studiando nell’area 51!
TABELLINO
NAPOLI: Meret 7; Malcuit 6, Maksimovic 6.5, Albiol 6, Mario Rui 6; Callejon 7 (88′ Hysaj S.V.), Diawara 6.5 (72′ Verdi 6), Fabiàn Ruiz 7.5, Zielinski 6; Mertens 6 (82′ Ounas S.V.), Milik 7.5. A disp: Ospina, Karnezis, Luperto, Ghoulam, Rog. All.: Carlo Ancelotti
LAZIO : Strakosha 7; Luiz Felipe 5.5 (28′ Bastos 6), Acerbi 5, Radu 5.5; Lulic 5, Parolo 5, Leiva 5, Milinkovic-Savic 5.5 (72′ Patric 5.5), Lukaku 6 (46′ Correa 6.5); Luis Alberto 5.5; Immobile 6.5. A disp: Guerrieri, Proto, Wallace, Durmisi, Badelj, Berisha, Cataldi, Neto, Caicedo. All.: Simone Inzaghi
Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze)
Marcatori: 34′ Callejon (N), 37′ Milik (N), 65′ Immobile (L)
Ammoniti: Zielinski (N) Milinkovic-Savic, Acerbi, Luis Alberto, Lulic (L)
Espulso: al 70′ Acerbi (L).

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