00 3 min 5 anni

di Luigi Ottobre

Con i se non si fa mai la storia. Ma in un mondo in cui si vive anche di passioni i se aiutano a sognare, dacché non costa nulla

Il sogno prende forma dalle parole di Aurelio De Laurentiis in un primo pomeriggio ancora accaldato di fine ottobre e prende il nome di Zlatan Ibrahimovic. “Potrebbe essere un desiderio vederlo in azzurro più che una suggestione, dipende da lui. Ogni cosa ha una sua logica. C’è qualcosa in ballo? Se ne sta parlando da qualche mese”. Così ha parlato il presidente del Napoli, a poche ore dalla sfida di Champions League contro il Salisburgo.

Ora, cosa succederebbe se il sogno Ibra diventasse realtà? Sono bastate le parole del patron azzurro per fomentare entusiasmo tra il popolo partenopeo, il cui ardore nei confronti della propria squadra non è certo ai massimi livelli nelle ultime settimane, se non addirittura nell’ultimo anno. Il primo effetto si avrebbe su una tifoseria poco convinta di poter ambire in questa stagione a qualche importante trofeo, spazzando via questa leggera diffidenza verso i propri beniamini. Ibrahimovic è un calciatore senza tempo: fintantoché decide di calcare i campi da gioco è capace di compiere magie e fare la differenza, innalzando in automatico il livello qualitativo di qualsiasi club in cui decide di accasarsi.

Certo, ha i suoi 38 anni: ma nessuno si è scandalizzato quando la Juventus ha investito 200 e passa milioni di euro per portare in bianconero il 33enne Cristiano Ronaldo; né di meno è stata l’estasi raggiunta per la venuta a Firenze del 36enne Frank Ribery.

Se dunque il futuro del fuoriclasse svedese dovesse tingersi di azzurro, il Napoli ne guadagnerebbe di forza, talento, qualità e mentalità, nonostante quanto possa affermare la carta d’identità dell’attaccante dei Los Angeles Galaxy. E se la squadra di Ancelotti – con cui Ibra ha un gran feeling – a gennaio dovesse trovarsi a una distanza ancora colmabile dalla vetta della classifica, allora quelle che ora sono soltanto ipotesi potrebbero concretizzarsi. E a quel punto tutto diventerebbe possibile.

Luigi Ottobre