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Riceviamo e pubblichiamo l’annuncio della nascita di un nuovo movimento di promozione sociale a firma dell’avvocato Luigi Del Rosso, uno dei fondatori di Rinascita Casertana

Nasce a Caserta un Movimento di promozione sociale denominato Rinascita Casertana ispirato a criteri di democraticità, di uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità.

Tra gli obiettivi prefissati vi è l’individuazione di soluzioni e strumenti necessari per consentire alla città, volano della Provincia, di uscire dal degrado nel quale si trova mediante il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture esistenti come: Policlinico, Macrico, Biodigestore, Flora, Belvedere di San Leucio etc, oltre ad una maggiore sensibilità verso le politiche inerenti la “La Reggia di Caserta”.  

In questo momento storico, l’interesse primario è portare all’attenzione del Presidente della Regione Campania il definitivo completamento del  Policlinico Universitario a gestione diretta, annesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia per le sue esigenze didattiche, assistenziali e di ricerca.

Con Delibera del Consiglio Comunale di Caserta n. 148 del 13.11.2000 avente ad oggetto: “Ratifica Accordo di Programma”, sottoscritto in Napoli in data 19.10.2000 dal Sindaco  per l’ Approvazione del Policlinico Universitario a Gestione diretta, fu dato avvio a tutte le procedure dirette e conseguenziali per l’avviamento dell’opera, che ad oggi dopo circa 20 anni è ancora in una fase di stallo senza alcuna giustificazione, ma certamente con responsabilità di tutte le forze politiche che si sono succedute negli anni, Comune, Provincia, Regione.

Il Movimento non intende processare nessuno, ma richiedere il completamento dell’esistente struttura, necessaria per la tutela della nostra salute.

L’opera contribuirebbe altresì a dare un’immagine della nostra provincia diversa da quella sinora offerta, ovvero quella di un territorio ove le opere pubbliche, siano definitivamente compiute grazie ad un’ottima Amministrazione. 

L’emergenza pandemica ha messo ancor più in luce una realtà sanitaria incompiuta e abbandonata al suo declino, senza giustificato motivo, e pertanto esiste oggi più di ieri una pressante esigenza di dare risposte immediate ad una richiesta sempre più stringente di un bisogno di assistenza sanitaria.

L’assenza di presidi nosocomiali hanno costretto a ripiegare su trasmigrazioni ospedaliere per mancanza di recettività sufficiente.

L’emergenza insegna che va potenziata la sanità pubblica con strutture adeguate alle necessità del territorio e con personale non precario, utilizzando, dove fosse possibile, Specialisti Casertani e  anche di quelli che  oggi risiedono altrove.   

La nostra città e la Provincia intera, ha assistito inopinatamente alla carenza del completamento del nostro Policlinico di sicuro interesse sanitario per la grandezza dell’opera, per la sua recettività e per il suo posizionamento, quale asse di collegamento della provincia intera.

Il costruendo Policlinico prevede anche complesse opere infrastrutturali, sia ferroviarie, sia autostradali, sia di penetrazione ordinaria, delle quali, la cosiddetta “variante ANAS”.

Tali infrastrutture si rendono indispensabili per soddisfare le esigenze di una struttura intercomunale che potranno verosimilmente assicurare accessibilità sufficiente ai flussi indotti dal Centro della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Inoltre, per le funzioni che vengono ad assumere il Policlinico e la II Facoltà di Medicina dell’Ateneo, si può ragionevolmente pensare che la Ferrovia Napoli – Caserta assuma un ruolo predominante per l’utenza in arrivo e partenza da entrambe le città.

Sembra pertanto molto opportuna la previsione, nel futuro programma triennale del Comune, della realizzazione di una navetta a servizio degli utenti provenienti dalla Provincia e/o da Napoli che usano il mezzo pubblico.

Appare inoltre  necessario preservare l’area del Policlinico e quella di futura espansione dal rischio di inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo da parte dell’area ASI, anche attraverso il ricorso a tali sistemi di mitigazione degli impatti.

E’ ora il momento di avviare, senza ulteriore indugio, il recupero delle opere di completamento, recuperando credibilità non con le parole ma nei fatti, dimostrando all’intera collettività la voglia di fare, per dare a questa Provincia la sua giusta presenza sanitaria e una valvola di movimentazione socio/economica, nonché non per ultimo la sua denominazione:

POLICLINICO DI CASERTA

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Redazione On Line