00 4 min 3 anni

Comincia finalmente la mobilitazione delle Regioni del Mezzogiorno. Senza tanti giri di parole l’obiettivo è evitare il furto delle risorse destinate al Sud

Si tratta di almeno, il 65 per cento del Recovery fund che, secondo i dettami europei, ripartisce le risorse in base alla popolazione, all’indice di disoccupazione e proporzionalmente al reddito medio pro capite. Tre parametri, che fondati sulla situazione sociale e al gap infrastrutturale meridionale, sono valsi 209 miliardi di investimenti potenziali per l’Italia. Ipotizzare un investimento alla rovescia (utilizzando i fondi del sud per investire al nord) è contrario alle indicazioni europee e coinciderebbe con un atto di depauperazione delle risorse destinate alle future generazioni meridionali. Parte la mobilitazione.

Di seguito la lettera di De Luca Ai Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno Marco Marsilio (Abruzzo), Vito Bardi (Basilicata), Nino Spirlì (Calabria), Donato Toma (Molise); Michele Emiliano (Puglia); Christian Solinas (Sardegna); Nello Musumeci (Sicilia)

Cari colleghi,

Ritengo del tutto superfluo richiamare alla Vostra attenzione l’occasione storica rappresentata dal grande piano d’investimenti che potrà essere attuato nel nostro paese con i fondi europei del programma denominato, non a caso, Next Generation. Un programma imponente, che prevede l’impegno di ben 209 miliardi di euro, di cui 193 miliardi del solo Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) , a loro volta divisi in 65,4 miliardi a fondo perduto e 127,6 miliardi a titolo di prestito da rimborsare . Risorse che l’Europa rende disponibili per un rilancio economico finalizzato, in primo luogo, a colmare il divario fra aree più sviluppate ed aree con PIL molto al di sotto della media europea e con più alto tasso di disoccupazione. Del resto, se l’Italia è il paese cui è destinata la maggiore quota di risorse è proprio perché comprende una consistente area con tali requisiti di debolezza: il Mezzogiorno. Di tutto ciò non vi è traccia del dibattito politico di queste settimane, tutto incentrato su inaccettabili ed estemporanee ipotesi di governance tecnocratica e centralistica. Anzi, vi è di peggio. I criteri europei di riparto delle risorse sono totalmente occultati in tutti i documenti ufficiali. Da ultimo, è circolato un Piano del governo che capovolge i criteri europei e ripropone la banale distribuzione delle risorse fra centro-nord e sud secondo un criterio esclusivamente demografico. Cioè il contrario dei principi di coesione sociale e territoriale sanciti nel Trattato di funzionamento dell’Unione e nella nostra Costituzione. Si prepara un vero e proprio furto in danno del Sud e delle sue Regioni. Solo per la parte a fondo perduto del PNRR tale furto assomma a ben 20,92 miliardi di euro. Peraltro, anche la ripartizione delle risorse nelle 6 missioni proposte dal Governo è davvero sconcertante. Basti pensare alla mortificazione di settori importanti, in particolare per il Sud, come la Sanità, il Turismo ed i servizi idrici. Si rende, pertanto, urgente e necessaria un’iniziativa forte delle Regioni Meridionali, che devono ritrovare una comunità di visione e di azione, al di là delle rispettive collocazioni di schieramento politico. Se non avvertissimo con forza questa responsabilità comune non svolgeremmo il ruolo che le nostre comunità si attendono da noi tutti. Per discutere insieme di questi temi e per definire le più opportune iniziative in ambito nazionale ed europeo,

Ti saro’ particolarmente grato se vorrai garantire la Tua partecipazione all’incontro che propongo di tenere il giorno giovedì 17 dicembre alle ore 17.00. In considerazione delle note limitazioni del momento se ne prevede lo svolgimento in modalità da remoto. Nel riservare a separata comunicazione l’indicazione dei parametri di collegamento saluto con viva cordialità.

Vincenzo De Luca

Redazione