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MADDALONI- Il modello “gestore unico dei servizi di igiene urbana” non funziona più. Non ci sarà più un’altra Buttol. L’annuncio è del sindaco Andrea De Filippo sulla base dei pessimi risultati ottenuti con l’appalto, voluto dopo l’arresto degli amministratori del marzo 2016 e la mancanza di un appalto dal 2011. Questo argomento, passato sotto silenzio e annunciato nel penultimo consiglio comunale, è fondamentale. Sebbene le competenze transiteranno all’Eda, è fallita la sperimentazione della sostenibilità finanziaria di un capitolato d’appalto dell’igiene urbana fondato sulla «spending review». Intanto, oggi, è andato in pensione l’ennesimo operatore ecologico. così mancano i netturbini per garantire lo spazzamento nel centro storico pedemontano, lungo le arterie come via Ponte Carolino, via Caudina, via Cucciarella, via Pintime, via Santacroce, via Pignatari e in tutte le aree periferiche da via Cancello a via Pioppolungo e ovviamente nella frazione di Montedecoro. E’ saltato il piano di riduzione programmata dei costi del personale in esubero: cancellata la figura del «direttore generale», ridotto il peso (in termini di stipendi) dei quadri dirigenziali; sforbiciate almeno 12 unità in eccesso, mediante il pensionamento progressivo e la destinazione ad altre mansioni. Invece, oltre ai pensionamenti, c’è stato l’effetto quota cento e l’imprevedibile il decesso di sette operatori. Così, mancano all’appello dieci unità. Così, è diventato indispensabile  ricorrere al personale ausiliario per colmare le carenze. Il futuro, affidato all’Eda, si chiama scorporo: il futuro nuovo gestore non sarà più unico. Si occupaerà solo dei rifiuti solidi urbani e non più degli appalti apparentemente minori: taglio del verde, raccolta ingombranti, pile esauste, vigilanza delle aree periferiche, rimozione delle discariche nel perimetro urbano, vigilanza dei punti di sversamento, raccolta farmaci scaduti e rapporti con i consorzi di filiera.

Redazione