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MADDALONI- Andrea De Filippo ha fatto outing politico: “La barca di De Filippo è per molti ma non per tutti”. E stasera, in versione sanguigna, ha aggiunto: “Abbiamo una sola rotta ed è quella di riportare a galla questa città e restituirle la dignità perduta. Non c’è posto per chi crede e pensa che il territorio sia un terreno da arare per continuare a coltivare in pace i propri interessi. Chi per tanti anni ha preso deve sapere che è arrivato il momento del dare. Ma a chi ci accusa di aver imbarcato tutti rispondo: sapete che non è così. Sapete pure gli attacchi alla mia persona sono direttamente proporzionali alla disperazione, politica e elettorale, di chi li lancia”. Niente polemiche, Andrea De Filippo continua sulla linea della “non rissa”. Ma avverte: “Non rispondiamo perché abbiamo un obiettivo superiore che è il bene della nostra comunità. Ma sappiate che possiamo fare l’analisi del sangue a chiunque”. Poi De Filippo, in versione amarcord, ammette e conferma di “non avere le palle nello stemma, di non essere nobile e di essere nato in un basso di via Appia”. “Ma ho pure –ha detto- tutte le doti necessarie per guidare questa città in un momento cruciale della sua storia, di essere in grado di guardare negli occhi le persone e di reggere un programma fitto di impegni”. Al ghigno suadente del candidato tutto fare, Andrea De Filippo ha contrapposto la determinazione del suo programma: “Bisogna ristabilire regole condivise e i ruoli per ciascuno: quelle ferreo a cui deve sottostare il sindaco, l’assessore di turno o il consigliere comunale,. Ma anche il cittadino perché l’anarchia e il disprezzo delle regole deve finire”. Sentiti i toni perentori, l’ironia pungente ma rispettosa e vista la determinazione, la campagna elettorale sta entrando nel vivo.

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