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MADDALONI- Via alle prove di carico. Con il collaudo statico del Nuovo Ponte Vapore tecnicamente si chiudono i lavori di ricostruzione della struttura e si apre la fase di entrata in esercizio della struttura. Subito dopo la certificazione del superamento del testo, in teoria, il ponte potrebbe già essere aperto al transito. Mancano solo ordinari dettagli della pavimentazione di qualsiasi strada: posa in opera dell’ultima strato di asfalto e segnaletica orizzontale. Le opere strutturali sono finite. Tutto è bene quello che finisce bene se non fosse che la struttura, dopo le scorribande, gli abusi e i reiterati transiti non autorizzati di mezzi pesanti (superiori ai 35 quintali come Tir, autobus e addirittura trasporti speciali) è stato sottoposto al sequestro della Procura. Quindi, completato il collaudo, bisognerà aspettare il dissequestro per cominciare ad utilizzare un ponte finito. Questa mattina, il sindaco Andrea De Filippo, l’assessore Giuseppe D’Alessandro e i responsabili dell’Ufficio Tecnico terranno in sito un incontro con i vertici compartimentali di Rfi per pianificare i tempi certi e i modi di riapertura al transito.

Tecnicamente cosa sta accadrà nelle prossime ore? Si procederà alle prove di carico statiche che hanno lo scopo di verificare il comportamento sperimentale per confrontarlo con quello teorico oppure per appurare l’elasticità per carichi prefissati o crescenti. L’applicazione del carico avviene utilizzando autocarri. Nel caso delle passerelle pedonali vengono utilizzati serbatoi riempiti d’acqua. Le frecce vengono rilevate in tempo reale su computer mediante trasduttori differenziali montati su aste telescopiche portate all’intradosso della struttura.

Redazione