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Ci sono anche 3 donne tra le 16 persone arrestate, questa mattina, dalla Squadra mobile di Terni nel corso dell’operazione “White Bridge”.
Il gruppo criminale multietnico specializzato in spaccio di sostanze stupefacenti non disdegnava neanche l’estorsione che riservava a chi non riusciva ad onorare i debiti, in particolare quelli derivati dalla cocaina, con violenza vandalismo e danneggiamenti. Le indagini hanno dimostrato che l’attività illecita fosse l’unica fonte di guadagno degli indagati arrivando a movimentare un giro di affari di migliaia di euro al mese. La droga, hashish, marijuana, eroina, cocaina e droghe sintetiche veniva spacciata soprattutto nel centro cittadino, e in particolare nei dintorni del “ponte bianco” da cui prende il nome l’operazione, e nei luoghi di aggregazione giovanile. Tutti gli indagati di oggi italiani, tunisini, marocchini e un gambiano hanno precedenti penali, sia per reati di droga che per reati contro il patrimonio, come furti e rapine ed estorsione. Nel corso dell’indagine, coadiuvata anche dalla Polizia scientifica, sono stati sequestrati diversi quantitativi di droga. In particolare, alcuni mesi fa, è stato rinvenuto oltre mezzo chilo di stupefacente nascosto all’interno la cassetta dei contatori di uno stabile. Lo spaccio di droga è proseguito anche in questo periodo di quarantena: lo scorso marzo, uno dei cittadini marocchini dopo essere stato fermato da una volante durante i controlli per Covid-19 era stato denunciato in stato di libertà per la detenzione di cocaina ed eroina. L’operazione di oggi si è svolta in collaborazione con le questure di Livorno ed i lodi, il Reparto prevenzione crimine “Umbria-marche” l’unità cinofila di Nettuno e la polizia di frontiera di Fiumicino.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line