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Che cosa stupenda è la campagna elettorale.
Spuntano le aureole, ci si ricorda dei territori, degli amici.
Tutto questo con il fine di raccogliere voti, o magari, nel più nobile dei casi, ottenere consensi.
E dunque il PD riapre i battenti in piazza Umberto I, la sede che fu inaugurata dai democratici con la candidatura di Peppe Razzano alle scorse amministrative.
Sembrerebbe che ci siano problemi di incomprensioni all’interno della sezione maddalonese; per carità, non perché c’è il manifesto di Camilla Sgambato fuori la sede, (Lei che, almeno fino a qualche giorno fa, aveva in Angelo Tenneriello il proprio riferimento su Maddaloni) ma perché c’è una confusione di linguaggio dovuta ai tanti dialetti che si mescolano in quel locale, come quello di Teverola, di Marcianise, Teano, Santa Maria a Vico ecc…
Un dato ufficiale corrisponde al fatto che sia nel centrodestra che nel centrosinistra non ci sarà alcuna rappresentanza maddalonese a Roma in Parlamento.
Chi invece nutre serie speranze, é Antonio Del Monaco con il M5S.
Pienone ieri all’ex Macello di via Napoli.
Del Monaco ha ribadito quanto già espresso sino ad ora, ossia impegno e dedizione soprattutto per quel che riguarda la tematica ambientale.
E Forza Italia? Beh, non abbiamo grandi notizie per quel che riguarda il partito coordinato dall’ex assessore ai lavori pubblici, Peppe D’Alessandro ma, in ogni caso, l’impegno con Lucrezia Cicia dovrebbe essere implicito in un ragionamento politico che vede l’ex consigliere comunale di Caserta sfidare proprio il Generale pentastellato maddalonese all’uninominale nello stesso collegio.
 

bocchetti