00 4 min 5 anni

MADDALONI- Diciamola tutta: a noi la zuffa politica piace. E pure tanto. La dialettica, a volta, serve per fare chiarezza, per sindacare atti amministrativi controversi, per sensibilizzare alla partecipazione. Nell’attesa che contata mobilitazione sul taglio dei pini (che sembra approdata in Procura) sia estesa ad argomenti forse, e sottolineiamo forse, ancora più gravi (esondazioni fognarie ex collettore Casmez, disastro ambientale dell’ex Foro Boario e dell’ex cava Monti, ma anche disastro giuridico-finanziario con Rfi, dissesto finanziario, gestione del mercato ortofrutticolo e altro) ci godiamo la disfida tra le truppe federate del generale Custer (alias Peppone Razzano) e le tribù riunite dei Siuox di Nuvola Rossa (alias Andrea De Filippo). Nella disfida tra sceriffi e indiani, interviene il Movimento Cinque Stelle. Tornando alla realtà, stamattina l’on. Antonio Del Monaco ha condotto un sopralluogo in via Ponte Carolino e parlato con i residenti che hanno contestato il taglio dei pini.

on. Antonio Del Monaco

Cosa è successo?

I residenti si sono opposti al taglio degli alberi. Tre di quelli abbattuti erano davvero cavi e ammalati. Gli altri invece non erano affatto ammalati. E si sono opposti al taglio. Hanno desistito solo dietro la promessa di una ripiantumazione immediata con nuove specie. Posso subito dire che noi del Movimento Cinque Stelle, che abbiamo già fatto la campagna di piantumazione in via Cucciarella (venerdì 26 luglio), ci impegniamo a sostituire tutti gli alberi recisi con una campagna di piantumazione bis.

Condivide la decisione del taglio?

Credo che sia stata un’azione esagerata, soprattutto fatta in assenza di un piano alternativo di ricollocazione e rinfoltimento delle aree verdi. Si taglia per sostituire e implementare il verde. Non si taglia solo per tagliare. Quindi, lo facciamo noi il piano alternativo. Gli alberi sono un patrimonio urbanistico, ma anche un polmone verde, un presidio a tutela della vivibilità compromessa, arredo urbano vivente di pregio inestimabile, investimento sul futuro, dono alle nuove generazioni, lotta al degrado, simbolo della vita che si rinnova, speranza nel futuro, Per tutte queste ragioni, che sono le stesse che ci hanno mobilitato in via Cucciarella, metteremo a dimora nuovi alberi.

Prende posizione nella diatriba tra maggioranza ed opposizione?

L’ho già presa: nuova piantumazione e subito. Devo fare una precisazione anche di natura autobiografica.

Prego…

Gli alberi di via Ponte Carolino, più familiarmente Zi’Peppe, furono messi a dimora negli anni ’70 dal volontariato. Eravamo al liceo e costruimmo una villetta, comunque un punto di ristoro rionale. Oggi come allora, la soluzione è nel volontariato attivo e nella ricollocazione di nuovi alberi. La villetta o il punto verde va rifatto: il rione ha bisogno di un punto di ritrovo e di frescura. Quindi torneremo a piantumare alberi che è un’azione silenziosa, faticosa, piacevole e di promozione della vita. Nel frattempo, già avanziamo una richiesta.

Quale?

Nelle piazzole (dove erano gli alberi abbattuti) ci sono i tronchi segati che vanno rimossi. Serve spazio per mettere a dimore nuovi alberi.

Redazione