00 3 min 5 anni


MADDALONI- I record di Maddaloni. E’ l’unico centro non capoluogo di provincia in Italia ad avere due stazioni ferroviarie: Maddaloni Inferiore sulla linea Napoli-Caserta e Maddaloni Superiore (ora chiusa ai viaggiatori) sulla Caserta-Foggia. E ora, sempre in termini di trasporti, ha un altro record: due inaugurazioni del casello autostradale sull’A30. Due cerimonie di posa della prima pietra. La prima si celebrò nell’ afosissima mattinata del 30 luglio 2008. La seconda si celebrerà giovedì’ 29 novembre 2018. Quasi un piccolo giubileo: una prima pietra ogni dieci anni sperando che sia la volta buona. Secondo gli edili che presenziarono alla solenne posa, sotto gli occhi delle solite telecamere utilizzate non per informare ma per propagandare, di quella celeberrima prima pietra se ne è persa traccia. Quindi si replica. Poco male se non fosse che in questi dieci anni è successo di tutto. E c’è poco da festeggiare anche se i presenzialisti e le truppe mobilitate in aiuto del vincitore di turno (allergiche agli esercizi di memoria perché potrebbero affiorare scheletri e vecchie frequentazioni e apparenze che smentiscono l’attuale opportunistica frequentazione) già fremono e hanno prenotato un posto in prima fila. Ma abbiamo l’obbligo della verità: se ci sarà l’ennesima e un po’ ridicola seconda “prima pietra” sia dato onore e merito esclusivamente all’ufficio tecnico del comune di Maddaloni. Solo grazie al lavoro silenzioso e oscuro della dirigente Enza Pellegrino, dell’ing. Stefano Piscopo e di Antonio Caradonna (sul versante espropri) che ci sarà il casello autostradale. Sia dato onore e merito all’ing. Nicola Corbo, che in qualità di assessore dell’amministrazione del sindaco Antonio Cerreto, riuscì nell’operazione di salvare i finanziamenti della Regione Campania inutilizzati, a conferire all’ente locale il compito di “ente attuatore” e di avviare il difficilissimo percorso degli espropri. Sia dato onore e merito all’assessore Giuseppe D’Alessandro che ha portato in porto il processo di acquisizione delle aree e di avvio dei bandi propedeutici. Grazie a questo lavoro, fatto dietro le quinte con tenacia a dispetto dell’indifferenza generale, che ci sarà pure la “seconda prima pietra”. A ciascuno il suo, con buona pace delle platee starnazzanti degli adoratori del vincitore di turno.

bocchetti