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MADDALONI- E il sindaco Andrea De Filippo risponde per le rime. Qualche mugugno, poi le critiche delle opposizioni, fine gli insulti personali. La mancanza della tradizionale “parata” o deposizione di alloro (presso il monumento del Milite Ignoto in piazza della Vittoria) aveva prodotto qualche malumore. Poi la situazione, da fisiologica divergenza di opinioni è diventata ben altro. Ne parliamo con il sindaco.

Qualche malumore sulla mancanza della tradizionale cerimonia, ci può stare. O no?

Se fosse vero e fondato, ci potrebbe forse stare. Il problema è che è vero l’esatto opposto: il nostro comune ha aderito alla manifestazione, organizzata dalla Prefettura per tutti i 104 comuni casertani. E qui casca l’asino e cascano pure gli asini: noi c’eravamo e purtroppo mancava qualche comune di centrosinistra. Questi sono i fatti.

E allora, tutta questa polemica?

Il problema vero è che il livello politico delle opposizioni, ispirato dall’animosità a discapito della lucidità, supera sempre la soglia del ridicolo. E questo è uno dei tanti esempi. Più che interrogare se questo comune abbia aderito (come ha fatto) alle manifestazioni, le opposizioni dovrebbero dirmi se qualche comune (tra i maggiori gestiti dal centrosinistra) abbia organizzato altre manifestazioni. Non so a Marcianise, a Caserta o Santa Maria Capua Vetere. In merito, mi sono documentato: sono state organizzate solo due manifestazioni (da associazioni private) senza l’ausilio diretto delle amministrazioni. Però è singolare che si voglia far passare il messaggio di una nostra ostilità ideologica alla festa della liberazione.

Guardiamo in casa nostra. Non c’è stata la cerimonia in piazza della Vittoria…

Si certo. Ma va detto che queste manifestazioni (compresa quella del Quattro Novembre) puntualmente si trasformano in una mobilitazione per 20 persone. Non è più il tempo, quella mia gioventù e non solo, in cui la celebrazione coincideva sempre con un’adunanza di folla. Per questo, abbiamo preferito essere presenti in delegazioni a Caserta, con tutte le autorità e con i reparti dell’Esercito schierati.

E allora le polemiche, come le spiega?

Ripeto. Sono polemiche strumentali, cioè prive di significato. Non indicano un contenuto (più o meno condivisibile ma pur sempre legittimo) ma danno solo la misura dell’animosità di chi le coltiva. Appartengo ad una tradizione, come quella democristiana maddalonese nata, cresciuta e alimentata dai valori di libertà e democrazia nati dal dopo guerra. E proprio per questo, ritengo certe polemiche, così sguaiate, zeppe di offese e prive di significato, inaccettabili e quindi da rispedire al mittente. Al quale o ai quali rispedisco pure l’interrogativo: cosa hanno organizzato i comuni maggiori retti dal centrosinistra?

La buttiamo in politica?

Anche. Si vuole disperatamente dare una etichetta riduttiva alla mia amministrazione.

Quella di centrodestra o destra?

Il problema è che in molti dimenticano che la mia stagione politica si evolve con il Movimento Maddaloni nel Cuore che fa dell’appello alla partecipazione, trasversale, coesa e per la città la sua ragion d’essere. Visto che oggi la politica si sintetizza in slogan. Il nostro potrebbe essere: “Prima di tutto, la rinascita, il bene e il rilancio di Maddaloni”. Missione durissima vista l’eredità disastrosa che abbiamo raccolto.

Redazione