00 3 min 4 anni

MADDALONI- Ponte Vapore, sale la tensione e sale il livello di denuncia. Prendono posizione anche le segreterie provinciali dei trasporti. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Unlt-Uil, che già hanno presentato esposto alla Procura della Repubblica e e al Prefetto sulla mancata tutela della sicurezza dei trasporti viari e ferroviari, vanno all’attacco della burocrazia. Basta con i ritardi e i bizantinismi burocratici che non fanno decollare i cantieri di abbattimento e ricostruzione del Ponte Vapore. Ecco la nota di protesta.

Oggetto: “Ponte Vapore” Tratta Ferroviaria Maddaloni/Cancello e S.P. n°8 “Nola Primo e Secondo tratto”.

Le scriventi, con diverse note, ultima quella del 18/02/2020, avevano richiesto un intervento dei preposti, anche a seguito del sequestro del Ponte Vapore in oggetto.

Ci sembra assurdo che non si proceda all’abbattimento immediato dello stesso e la costruzione del nuovo, moderno e funzionale manufatto, secondo il progetto presentato da RFI e finanziato dallo stessa società e già approvato dal Consiglio Comunale di Maddaloni.

Ad oggi, dopo oltre sei mesi di attesa, manca ancora il parere del MIBAC, sebbene siano stati raccolto tutti i pareri favorevoli della società gestori dei sottoservizi e coinvolti dall’opera di sostituzione. Nel frattempo, sebbene la Soprintendenza Archeologica di Caserta abbia effettuato il sopralluogo sul Ponte si attendono ancora gli esiti o meglio il nulla osta a procedere per l’abbattimento e il rifacimento dello stesso.

Per giunta, non si hanno notizie in merito. Non si conoscono i tempi del completamento delle procedure e né di avvio dei lavori. In contemporanea, è altra la pressione del traffico veicolare dopo la chiusura del ponte e sta montando anche la rabbia dei residenti e di quelli che hanno la propria attività commerciale oltre il Ponte.

È davvero un assurdo paradosso, quello che sta avvenendo in merito alla questione Ponte Vapore.

Un ponte abbattuto dai Tedeschi in ritirata, per rallentare le Truppe Alleate alla fine del 1943 e ricostruito dalle truppe alleate, fra la fine del 1943 e l’inizio del 1944, di cui discende la dicitura “Ponte degli Americani”. Non si comprende quale “pietra” possa essere rimasta del precedente ponte costruito durante l’epoca Borbonica, che serviva a esclusivamente a superare la linea ferroviaria Caserta Napoli via Cancello.

Ancora una volta sollecitiamo i Preposti, in particolare il MIBACT e dunque la Soprintendenza di Caserta, ad un rilascio del parere richiesto per Legge, affinché finalmente si possa procedere per l’abbattimento e la ricostruzione del Ponte in questione.

Certi di un riscontro alla presente si coglie l’occasione per i distinti saluti.

Segreterie Provinciali

Filt Cgil (Lustro), Fit Cisl (Federico), Uilt Uil (Sperlongano)

Redazione