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MADDALONI- E’ proprio il caso di dire che Rfi va avanti come un treno. I responsabili tecnici degli atti preliminari alla cantierizzazione di quello che sarà l’abbattimento e la ricostruzione del “Ponte Vapore” non si fermano. Se mai qualcuno non lo sapesse ancora: l’infrastruttura sarà rifatta completamente. E proprio per questo, Rfi lunedì comincerà la fase dei sopralluoghi (con i gestori dei sottoservizi). Messi in fila Tim, Italgas, l’acquedotto comunale. Ma Rfi non si ferma: disposti tutti gli atti conseguenziali, per qualsiasi evenienza, in caso di atteggiamento ostativo o rallentamento imposto dai gestori. La Procura, che segue passo passo tutti gli atti della fase di progettazione, chiede certezza sulla ricostruzione dell’opera. La Prefettura, come detto nell’ultimo incontro della scorsa settimana, vigila sugli atti vista la ricaduta dell’infrastruttura sul traffico interprovinciale. Il dado è tratto: anche la sostituzione dei sottoservizi s’ha da fare e in tempi certi e celeri. Scelto da tempo il nuovo modello del “Ponte Vapore” che sarà costruito da Rfi. Tra due tracciati viari possibili, il sindaco Andrea De Filippo ha optato per sede stradale più larga e meno tortuosa. Tradotto in pratica: scartato il percorso che ricalca l’andamento curvilineo attuale (sebbene a carreggiata larga). Il Ponte sarà lineare è fungerà da naturale continuazione dell’attuale sede strada di via Cancello. Due ampia carreggiate per ambo i sensi di marcia e due marciapiedi laterali (oggi del tutto inesistenti) da ambo i lati. Una struttura capace, in contemporanea, di soddisfare il transiti veicolare sostenuto, quello dei mezzi pesanti e quello (oggi totalmente negato) dei pedoni e dei ciclisti.



Redazione