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MADDALONI- Se non bisogna ricominciare daccapo poco ci manca. Dopo il via libera della Procura e la consegna del provvedimento del magistrato (ritarato dai Carabinieri da Rfi) che non dissequestra ma dà il via libera ai lavori, si riparte cn la riprogrammazione dell’abbattimento e la successiva ricostruzione del Ponte Vapore.

Giuseppe D’Alessandro

Assessore D’Alessandro, tutto il cronoprogramma, quello redatto da Rfi a settembre, va riscritto?

E’ in programma ad horas un incontro con i tecnici di Rfi per ridefinire le modalità di risistemazione e attivazione del cantiere. E’ certo che dopo lo stop di oltre otto settimane bisogna fare una riprogrammazione.

E’ saltato l’abbattimento fissato per novembre?

E’ evidente che è saltato. E proprio per questo aspettiamo indicazioni chiare da parte di Rfi poiché la rimozione delle travi e del vecchio manufatto, in parte implicano una programmazione dei lavori compatibilmente con la circolazione ferroviaria che non può essere interrotta.

Si parla anche di intervento nelle fasce orarie notturne?

E’ possibile ma dipende, ripeto, dalle esigenze operative di Rfi e da quelle commerciali di Trenitalia.

Bisognerà aspettare che siano compiute anche le fasi di esproprio?

Credo proprio di no. Il nostro orientamento, anzi la nostra richiesta, è avviare i lavori e in parallelo completare gli atti amministrativi mancanti.

Era intenzione dell’ing. Giulio Del Vasto (Direzione Regionale di Rfi) pervenire all’inaugurazione entro marzo 2021. Adesso cambiano le date?

Sono stati persi due mesi, per le note vicende legate alle verifiche della Procura, pertanto il calendario delle opere cambierà. Ma sarà Rfi che ci comunicherà le nuove date. Crediamo che l’orientamento di massima resti quello dei sei mesi di intervento complessivo, compresi i rallentamenti imposti dalla continuità della circolazione ferroviaria.

Redazione