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Presentate offerte di collaborazione all’Asl anche da parte del Villaggio dei ragazzi e del Centro Campania. Il ruolo indispensabile delle Forze Armate “capaci di offrire spazi, competenza e assistenza per gli utenti

MADDALONI- Dovrebbe aprire il 24 maggio. Tempi subordinati al completamento dell’allestimento. L’on. Antonio Del Monaco parla dei criteri di riorganizzazione dell’hub vaccinale di Maddaloni.

Potenziamento in vista dell’aumento progressivo delle inoculazioni. Non è stato un passaggio celere dall’ospedale alla caserma Magrone. Come mai?

In principio l’Asl non era orientata a cambiare sede. Poi, visto che sono emersi problemi per l’affollamento periodico degli ospedali di Maddaloni e Marcianise, si è fatta strada la ricerca di una collocazione logistica alternativa ed esterna ai presidi sanitari che non sono attrezzati per gestire inoculazioni di massa.

E quindi si è preso in considerazione la soluzione della Magrone?

Il percorso è stato più complicato. Ci sono state molte candidature valide e molte dichiarazioni di disponibilità come quelle del Centro Campania o del Villaggio dei Ragazzi. Ci sono stati dei sopralluoghi e delle valutazioni sugli spazi, gli accessi e la possibilità di avere dei servizi e del personale per l’accoglienza, i parcheggi. E così, dopo lunga interlocuzione con il manager Russo e Tari (responsabile del servizio di vaccinazione) è stata condivisa l’idea di dover staccare Covid Hospital dall’hub vaccinale.

In molti hanno valutato prive di fondamento le critiche per i disagi patite dagli utenti o eccessive le prese di posizioni sui problemi segnalati…

Premesso che il lavoro fatto dai sanitari è stato inappuntabile ed eccellente, è nelle cose che spazi risicati, concepiti per altri scopi vadano in tilt come appena gli utenti non rispettano orari di convocazione o ci sia un intoppo. Anche perché non c’è personale che possa occuparsi di parcheggi, orientamento delle file ed altro. Chi nega l’evidenza o non vuole vedere o è una persona poco libera nei giudizi. I filmati, le foto e le indicazioni sono state poste all’attenzione del manager che, valutate le cause degli intoppi, si è reso conto dell’importanza di un sistema logistico di appoggio come quello garantito dall’Esercito. Il successo dell’AstraDay, e non solo, poi ha confermato l’orientamento prevalente. Quindi, tra tutte le ottime soluzioni alternative, si è scelto ancora una volta l’Esercito. Bisogna sottolineare un aspetto importante.

Quale?

Il ruolo fondamentale e imprescindibile della Scuola di Commissariato di Maddaloni e del comandante gen. Riccardi che hanno aderito e dato la loro disponibilità all’iniziativa su cui c’è il placet dell’intera organizzazione delle Forze Armate. Ancora una volta bisogna avere il coraggio di dire a chiare lettere e scrivere a caratteri cubitali una cosa che non si mette mai in adeguata evidenza.

A cosa si riferisce?

Al ruolo essenziale, determinante, fondamentale, socialmente qualificante e professionalmente inappuntabile dell’Esercito. Le Forze Armate sono una risorsa fondamentale umana, culturale, operativa nonché uno dei fondamenti solidi del nostro Stato. Quello che sta accedendo, anche nella gestione della pandemia come in mille altre occasioni precedenti, è la prova provata di quanto detto. Le Forze Armate sono spirito di servizio declinato a 360 gradi. E anche per questo, in sede legislativa, stiamo operando per evitare che possa essere limitata l’operatività.

Acquisito il via libera del manager Russo quando parte l’hub?

Entro una diecina di giorni, Il tempo di allestire le strutture. Non importa quando ci sarà l’inaugurazione importa che funzionerà bene per centrare l’obiettivo delle mille inoculazioni al giorno. Infatti, personalmente non andrò all’inaugurazione ma poi a controllare come funziona il sistema. Non ho bisogno di vetrine: l’obiettivo è risolvere problemi e non sventolare bandierine.

Redazione