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Si è aperta ufficialmente la stagione del Napoli 2020/21 con l’inizio nella giornata di ieri del ritiro estivo a Castel di Sangro

Prima conferenza stampa della stagione per Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, all’indomani dell’inizio del ritiro in Abruzzo. Con il tecnico azzurro presente anche il patron Aurelio De Laurentiis con il figlio Edoardo, il ds Cristiano Giuntoli, il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso e il Presidente della Regione Marco Marsilio.

LE PAROLE DI DE LAURENTIIS

“Il sindaco e il governatore hanno mantenuto le promesse fatte. Ci può essere amicizia tra il Napoli e l’Abruzzo, qui hanno dimostrato che i fatti si possono fare a differenza di altre zone. Un grazie per aver dato la possibilità ai tifosi di assistere agli allenamenti e alle amichevoli. Lo stadio di Castel di Sangro è davvero straordinario, la Regione sta lavorando per aumentare la capienza dei tifosi. Spero che gli stadi possano riaprire in campionato, le novità vanno accolte come un bene perché aggiustano ciò che è sbagliato”.

Che cosa si aspetta nella prossima stagione? Dipende da quanto mi faranno lavorare e quanto faranno lavorare Gattuso. Sarebbe per esempio una follia restare con gli stadi vuoti e giocare ogni 3 giorni. In nome di cosa poi? Non siamo noi a dover lavorare per l’Uefa che pensa solo alle competizioni europee, ma il contrario. Čeferin (presidente Uefa, ndr) dimentica il rispetto dei tifosi e quindi che la priorità sono i campionati nazionali”.

Sul mercato – “Abbiamo in questo momento 35 giocatori, più Petagna rimasto a casa per il Covid. Tra gennaio e Osimhen abbiamo speso 300 milioni. Ci sono almeno 11 giocatori in più, sarà Gattuso a valutare chi dovrà andare altrove. Poi se il mercato dovesse rimanere rarefatto saremmo costretti a non cedere i pezzi da 90. Ma una cosa è certa, non faremo una campagna di saldi. Sembra che in giro ci siano avvoltoi pronti a colpire, ma abbiamo una forte corazza. Non venderemo ai prezzi che vogliono loro“.

Koulibaly sarà venduto? “È una domanda che non dovete fare a me ma al Manchester City o al PSG, squadre che possono permetterselo. Intanto vi annuncio il rinnovo di Zielinski“.

PARLA GATTUSO – “Sono rimasto sorpreso dalla disponibilità e dall’accoglienza, non mi aspettavo di trovare un posto così con delle strutture che ti aiutano a fare calcio. È tanta roba”
Foto Napoli Official Twitter

Sente più responsabilità dello scorso anno? “Quando si allena il Napoli si allena una grande squadra, la responsabilità è sempre la stessa. Va migliorato il settimo posto, l’obiettivo è dare qualcosa a questa squadra. Nessuna paura, dobbiamo solo abbassare la testa e lavorare. In questo momento siamo una squadra forte, sono soddisfatto della rosa, ci sono tanti giovani di livello. Non mi preoccupo del mercato, né di chi partirà, penso ad allenare. Ci sono delle dinamica societarie, il club ha perso tanto tra mancanza dei tifosi e non qualificazione alla Champions. Devo ascoltare anche la società, ma sono soddisfatto. Poi se parte qualcuno ne riparleremo.

Ricominciamo una stagione nuova dopo solo 2 settimane, abbiamo speso tanto. Dobbiamo fare meno danni possibili, occorre stare attenti, la bravura degli staff sarà quella di perdere pochi calciatori. Tra pochi giorni inoltre andranno via i calciatori impegnati nelle nazionali. È un calcio diverso, qualcosa di nuovo a cui dobbiamo farci trovare pronti”.

Può parlarci di Osimhen ora che è arrivato in azzurro? Giocheremo in modo diverso? “Vogliamo provare a fare qualcosa di nuovo, Osimhen può darci qualcosa di diverso, come attaccare la profondità o partire di meno con la manovra dal basso. Sa attaccare gli spazi, ha forza fisica e può darci una mano. Sicuramente potrebbe giocare con Mertens, ma ci sono anche gli altri come Insigne o Lozano. Credo che il messicano possa fare meglio dello scorso hanno, abbiamo diverse idee su cui lavorare. Possiamo anche sapere attaccare ma non bisogna ballare in difesa”.

Servono giocatori di carattere? “Se ne vincono poche di partite con loro: serve tecnica e altro. Si parla troppo di mercato, ma si dovrebbe pensare solo agli allenamenti e al campo. Dico sempre che ci vuole il cuore, il senso di appartenenza. In questo modo si può alzare l’asticella, voglio solo giocatori motivati. Io rompo le scatole ai miei giocatori, anche se le ultime partite di campionato non contavano. Abbiamo buttato via una partita come quella contro il Barcellona, si vedeva che erano in difficoltà. Ma voglio che la mia squadra giochi dall’inizio, non dopo aver preso 3 schiaffi. Questo è lo step successivo”.

Qual è l’obiettivo della stagione? “Il solito degli ultimi anni, l’Europa che conta. La Champions League è la casa del Napoli, la squadra ha tutte le potenzialità ma dobbiamo lavorare e migliorare, soprattutto sulla testa”.

Primo allenamento a Castel di Sangro

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Luigi Ottobre