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MADDALONI- Sesso mercenario senza limiti. Strip-tease in strada dopo il tramonto. Il «marketing delle prostituzione», dopo il tramonto, dà spettacolo con donne quasi nude lungo la statale 265 che va da Maddaloni fino a Caserta Sud. Questa volta, sono stati superati tutti i limiti. Ne parliamo con l’on. Antonio Del Monaco (M5S), relatore di una iniziativa istituzionale.

Antonio Del Monaco

E’ la solita mobilitazione a tutela del decoro pubblico?

Assolutamente no. E’ molto di più: lo spettacolo di donne, schive del sesso a pagamento, si denudano in strada non è più tollerabile. Non è più una questione di «atti osceni in luogo pubblico» o di «spogliarelli alla luce del sole». E’ un problema di ordine pubblico. E’ necessario trovare un rimedio a tale degrado, sempre più dilagante. Pertanto, va creato un tavolo di discussione con dei sindaci dei territorio coinvolti: Maddaloni, Acerra, San Nicola La Strada, San Marco Evangelista.

Che fare?

Sia chiaro che non è più possibile assistere impassibili ed inermi al proliferare di colonie di ragazze, che si denudano, totalmente e platealmente, in una incredibile gara per carpire sempre più l’attenzione dei clienti. In sintesi, si solleva la questione delle presenza in strada di «prostitute quasi del tutto prive di indumenti». Ripeto: non è una crociata moralistica ma un problema di ordine pubblico.

Quindi serve un intervento d’autorità?

Serve un doppio livello di intervento: Il primo, mettere fine allo squallore del marketing del sesso mercenario. Secondo, dietro tutta questa nudità messa in vetrina, si nasconde la piaga vergognosa dello sfruttamento. Quella che sembra una mobilitazione contro il degrado e per il decoro, vuole essere soprattutto un grido di allarme contro l’aggressività sul territorio di organizzazioni che spadroneggiano di notte sulle strade principali e di giorno nelle aree di campagna. La petizione al Prefetto è stata formulata come richiesta di «tutela innanzitutto per le famiglie  che intasano una strada che conduce ad alcuni multisala, a mobilifici e centri di arredamento». Poi viene aggiunta la preoccupazione per i «rischi procurati alla viabilità». Ma contiene una denuncia più estesa contro l’occupazione, da parte delle organizzazioni che controllano il fenomeno delle prostituzione, dell’intero territorio. C’è il sesso mercenario lungo le strade provinciali e, quello sempre attivo, che si pratica a tutte le ore lungo le stradine vicinali che costeggiano i fondi agricoli.

Redazione