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L’ordinanza del sindaco De Filippo di «esecuzione necessari interventi tecnici, attivi e/o passivi, di eliminazione del pericolo con l’interdizione dell’area dal rischio con espresso divieto di accesso, sia intenzionale che accidentale, a tutte le persone, nonché il transito di mezzi; il transennamento dei punti di accesso alla zona, con apposizione di idonee segnalazioni»

MADDALONI- La sicurezza non ammette deroghe. Il sindaco rinnova le ordinanze restrittive. Ora sulla base di relazioni tecniche, che attestano il rischio cadute massi e di potenziali frane da crollo, De Filippo chiude gli accessi all’area fortificata del castello e della Torre Artus.

Sindaco ha firmato una nuova ordinanza, contingibile e urgente, perchè?

Sulla base di dati documentali e perizie tecniche, è stata ordinata ai proprietari l’«esecuzione necessari interventi tecnici, attivi e/o passivi, di eliminazione del pericolo con l’interdizione dell’area dal rischio con espresso divieto di accesso, sia intenzionale che accidentale, a tutte le persone, nonché il transito di mezzi; il transennamento dei punti di accesso alla zona, con apposizione di idonee segnalazioni».

Un problema di sicurezza e tutela della pubblica e privata incolumità già sollevato nell’aprile 2021. Quali motivi di un nuovo provvedimento?

E’ necessario eliminare i pericoli ancora presenti. Le verifiche e le perizie hanno evidenziato la persistenza di condizioni critiche. Tanto premesso, e senza perdere ulteriore tempo, bisogna impedire che l’area fortificata, che è piena di pericoli per la presenza di strapiombi e rischio crolli, sia frequentata da qualsiasi visitatore.

C’è un problema, che poi persiste da anni, che è quello di interdire sempre gli accessi alle zone a rischio?

Per questo, alla Polizia Municipale è stato affidato il controllo di tutte le azioni di prevenzione messe in atto. Insomma, prima di fermare le frane da crollo urge  chiudere i varchi di accesso. Stiamo parlando di pericoli documentati. Poi, solo in un secondo momento, si possono affrontare le restanti questioni. La sicurezza non ammette deroghe.

Redazione