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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere ha registrato negli ultimi giorni molteplici doglianze di colleghi per le modalità di recupero dei debiti contributivi da parte dell’ente previdenziale “Cassa Forense”.In ragione di tali legittime doglianze ha affrontato il tema della pur legittima esigenza di recupero dell’ente previdenziale, al fine di porre rimedio a delle modalità che non risultano affatto in linea con le difficoltà che l’avvocatura tutta sta soffrendo a causa dell’emergenza pandemica. Quest’ultima come è noto ha avuto delle ripercussioni negative nei confronti del “sistema giustizia”, già in crisi a causa del malfunzionamento degli uffici giudiziari del Tribunale di S.Maria C.V., ed ha fortemente inciso sulle occasioni di lavoro e sul reddito individuale dell’avvocatura sammaritana, rendendo le modalità strutturate da “Cassa Forense” eccessivamente onerose.A tal proposito all’unanimità, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V. ha deliberato che a causa della permanenza del periodo emergenziale, e del malfunzionamento di alcuni uffici giudiziari, risultano insostenibili le sanzioni erogate da Cassa Forense, chiedendo in via d’urgenza all’Ente Previdenziale Cassa Forense di:

1) sospendere immediatamente le azioni sanzionatorie; 2) prevedere la possibilità di condonare le sanzioni; 3) ridurre le sanzioni allo stato previste; 4) aumentare le ipotesi di dilazione degli importi dovuti e allungare i termini del rateizzo con l’applicazione di tassi di mora non superiori agli interessi legali in vigore; 5) di verificare analiticamente la posizione di ogni iscritto evitando procedure massive che si risolvono solo in inutile aggravio per gli avvocati e aumentano il clima di sfiducia verso Cassa Forense. I l consiglio auspica un rapido ed incisivo intervento del Presidente di Cassa Forense Avv. Valter Militi, al fine di armonizzare le esigenze dell’Ente a quelle della Classe Forense.

Redazione