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MADDALONI- “Sblocca Puc”: solo i dipendenti pensionati e quelli in via di pensionamento potranno tirare il comune di Maddaloni fuori dalle secche procedurali. Più che la “quota 100” a far diventare cronica e insostenibile la carenza di personale all’Ufficio tecnico comunale (Utc) è stata la mancata programmazione, il blocco del turno over e, non ultimo, il dissesto finanziario. Di fatto, visti i tempi, rischia di bloccarsi, non solo l’attività amministrativa (scia, certificati di destinazione urbanistica, archivio) ma pure il settore urbanistico per intero. E su tutto le procedure di gestione della fase di adozione del redigendo nuovo piano urbanistico comunale (Puc). Non c’è personale a cui affidare le mansioni di responsabile unico del procedimento (Rup) che dovrà portare all’adozione attesa da oltre 10 anni. La scadenza di fine 2019 incombe. E allora la strada è obbligata: affidarsi professionisti di comprovata esperienza con competenze consolidate. Chiesto l’«impegno su tutti gli argomenti sensibili e in scadenza» dell’ex dirigente arch. Enza Pellegrino che il primo luglio maturerà il diritto alla pensione. Utilizzando la facoltà concessa agli enti locali, di utilizzare ex dipendenti, collocati a riposo con pensione di anzianità da meno di 5 anni, l’alto dirigente sarà utilizzata per «svolgere funzioni di natura accessoria» e per smaltire il grosso lavoro legato al Puc o svolgere un’azione di supervisione o consulenza. Non sarà l’unica. Proposto il reimpiego del funzionario all’urbanistica Luciano Desiato secondo modalità di prestazioni di aiuto e a costo zero. Non possiamo non dire che si tratta di una bella rivincita personale e professionale. Non sappiamo se l’architetto Pellegrino scioglierà le riserve e quindi salverà il Comune di Maddaloni sollevandolo da imbarazzi insostenibili. Di certo, per lei è arrivato il dovuto riconoscimento (certamente tardivo) soprattutto di natura personale.

Arch. Enza Pellegrino
Redazione