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Piattaforma ferroviaria adeguata all’approdo dei treni lunghi 750 metri

MADDALONI- Appuntamento con il futuro. Treni merci veloci e ora pure convogli cargo di grandi dimensioni detti anche «autostrade viaggianti» saranno il futuro dello scalo merci Maddaloni-Marcianise. E’ il momento dei supertreni: dopo il placet per l’apertura della «base logistica dei treni merci ad alta velocità», il comune di Maddaloni dà il via libera per modificare, sul proprio, binari modificati e capannoni per consentire l’arrivo dei treni a sagoma larga (lunghi fino a 750 mt). Quindi ai treni ETR 500 che garantiscono il «servizio cargo all freight del Polo Mercitalia» (scambio ad alta velocità delle merci tra lo scalo merci Maddaloni-Marcianise e l’Interporto di Bologna) si affiancherà il nuovo trasporto di semirimorchi e containers lungo i «Corridoi europei TEN-T» che attraversano l’Italia (Scandinavo-Mediterraneo e Baltico-Adriatico). E’ una svolta storica per lo scalo merci ferroviario più grande del Mezzogiorno perché il gigantesco fascio arrivi-partenza, composto da ben 32 binari lunghi, è rimasto abbandonato o non utilizzato per anni. Adesso, con i treni di standard europeo sarà possibile incrementare il passaggio diretto o assemblare i container provenienti dai porti di Bari, Taranto, Napoli, Salerno e soprattutto Gioia Tauro. E’ un transito destinato ad un incremento vertiginoso dopo che la Corte dei Conti ha approvato l’attuazione del gateway ferroviario dello scalo calabrese, l’unico in Italia in grado di far approdare le supernavi container. Infatti, dallo scalo Maddaloni-Marcianise sono tornati a transitare i treni merci che collegano il Nord con la Sicilia. Nello specifico, sono in esercizio il treno Bologna-Catania e i convogli diretti sempre al porto di Gioia Tauro. E’ l’inizio di una rivoluzione e di una rinascita che vede nella costruzione dell’«hub manutenzione di Rfi per tutto il Sud Italia» una nuova funzione baricentrale della logistica casertana al servizio di Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.

Redazione