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MADDALONI- Riflessioni pasquali di un sindaco alle prese con una macchina comunale che non risponde più alle esigenze produttive dell’ente locale. Domani, martedì in albis, il dirigente  a tempo determinato Angelo Laviscio diventa il responsabile dell’Area 1 (Servizi alla personale, Stato civile e molto altro). E’ il primo nuovo dirigente e il primo atto di rifondazione avviato dall’amministrazione del sindaco Andrea De Filippo. E con il sindaco abbiamo scambiato sensazioni, umori e buoni propositi in pieno clima pasquale.

E’ arrivato il momento della ricostruzione degli organici?

Per il primo dirigente è fatta. Ma il lavoro è appena all’inizio. Siamo già alla selezione, per gli aderenti ai bandi di mobilità volontaria sia dei vigili urbani che di due istruttori direttivi tecnico-informatici.

Si sta mettendo a mano a due nervi scoperti dell’ente locale…

Sono state avviate le procedure e, ovviamente, i tempi non sono mai così celeri come richiederebbero le urgenze  le emergenze del Comune. Ma è cominciata la fase di rifondazione.

Pensa che già le selezione degli aderenti alla mobilità volontaria possa dare delle risposte?

Francamente non lo so. Sono in via di insediamento le commissioni esaminatrici che valuteranno i curricula e i profili professionali. Se non arriveranno soluzioni, certamente si procederà alla selezione per concorso pubblico. Ma devo confessare che sono perplesso.

Perplesso per cosa?

Ho scoperto che in molto non sanno o non hanno capito che cosa si sta facendo in questi giorni.

In che senso?

Qualcuno crede che stiamo facendo concorsi e selezioni. Ma i bandi per la mobilità volontaria non selezionano personale. Non stiamo e non faremo esami. Non si riesce a capire che si valuta solo personale già idoneo, sulla base di colloqui e titoli. Ripeo fino alla noia: i vigili urbani che si presenteranno ( e sono quattro) sono già vigili urbani a tutto tondo. Così  gli istruttori direttivi tecnico – informatico. Le commissioni valutano, senza avere nessun parere vincolante, l’idoneità dei concorrenti alle esigenze del comune.

Perchè ancora non si è capito?

Purtroppo no. Ci tocca ripete che i bandi di mobilità per la copertura di posti vacanti non sono concorsi pubblici. Disciplinano l’istituto della mobilità volontaria (ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 165/2001) per persone che hanno già superato un concorso pubblico e, pertanto, è già risultato idonee allo svolgimento dei compiti e delle mansioni previste per dallo specifico profilo professionale.

Quindi l’amministrazione fissa solo i requisiti?

Esattamente. Nel secondo periodo del comma 1 del citato articolo 30 del Testo Unico del Pubblico Impiego si prevede che “le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere”.

Pertanto, si voluta se i candidati, che intendono cambiare ente, soddisfano la perfetta corrispondenza tra la professionalità richiesta dall’amministrazione di destinazione e quella già rivestita dal dipendente nell’amministrazione di provenienza?

Assolutamente si. La differenza tra l’accesso alla PA tramite le “procedure di reclutamento”, ex art. 35 del D.Lgs. 165/2001 e il trasferimento tramite le procedure previste per la mobilità volontaria non è, pertanto, solamente nominalistica: nel primo caso ci troviamo davanti ad una selezione che deve rispettare la citata disciplina dell’art. 35 del D.Lgs 165/2001, mentre nel secondo si è in presenza di una procedura comparativa in cui vengono semplicemente verificati i requisiti posseduti e, al più, l’attitudine allo svolgimento del ruolo senza ulteriori spazi di discrezionalità nella valutazione del candidato.

Perché insiste sulle norme?

Perché ci sono stati dei rilievi, anche di consiglieri comunali, sulle procedure in corso che hanno fatto una grande confusione. Non stiamo facendo concorsi. Non si valutano idoneità o selezioni. Le commissioni valutano, secondo norma con profili di componenti dettati dalla stessa, se l’offerta curriculare è adeguata alla richiesta dell’ente. Questo lo sto ripetendo da settimane. I concorsi, se ci saranno, saranno successivi e conseguenti ai risultati prodotti dai bandi di mobilità volontaria. Ad di là dei fraintendimenti, stiamo avviando un percorso di ricostruzione della macchina comunale.

Redazione