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Top Five tutta al maschile per l’ultimo chilometro del Festival. A dieci anni da “L’Essenziale”, il cantautore ciociaro scrive ancora il suo nome nell’albo d’oro del Festival. Secondo uno straordinario Lazza. Chiude il podio la rivelazione Mr. Rain. Ancora una delusione per Ultimo (quarto), un grande successo per Tananai (quinto)

Le “Due Vite” di Marco Mengoni trionfano a Sanremo23. Con una percentuale del 45% (televoto, demoscopica e stampa), il cantautore ciociaro fa il vuoto. Nessuna sorpresa sopra il cielo dell’Ariston e non poteva essere altrimenti in un Festival  dove dal primo minuto della gara era già chiaro quale sarebbe stato il novero dei favoriti alla vittoria, ammesso e non concesso che abbia ancora senso parlare di classifiche.

C’è uno che vince, altri che portano a casa premi e riconoscimenti, ci sono tantissimi altri, che non si leggeranno nell’albo d’oro, sui quali il Festival passerà una sorta di mano Santa. Top Five finale tutta al maschile con l’ennesima delusione per Ultimo che chiude addirittura fuori dal podio (quarto posto). Si consolerà con i tre sold out allo Stadio Olimpico.

L’esagerato Sanremo2023, quarto consecutivo di Amadeus, vede la vittoria (quasi) annunciata di Marco Mengoni che esattamente dieci anni dopo “L’Essenziale”, concede il bis a chiusura di un percorso professionale e soprattutto umano molto profondo dove sensibilità e valori non sono mai stati barattati. Le “Due Vite” di Mengoni sono la narrazione di come due mondi diversi possono sfiorarsi ed intrecciarsi prima di tornare a camminare in singolo. L’interpretazione di Marco ha fatto il resto e il cantautore è stato in testa dal primo giorno senza essere mai tallonato seriamente da altri.

La cinquina finale di Sanremo 2023
Per la Campania autentico trionfo: il paroliere napoletano Davide Petrella, firma anche il brano di Lazza secondo classificato

Con il crescendo musicale di Marco Mengoni, vince anche la Campania grazie all’autore del testo. Davide Petrella, napoletano classe 1985, tra gli autori più prolifici della musica italiana (Cesare Cremonini, Elisa, Emma, Alessandra Amoroso, Gianna Nannini), è stato tra i grandi protagonisti anche di questo Festival. Oltre al brano vincitore, sua la firma anche di “Cenere” di Lazza, canzone che termina il suo Festival al secondo posto, giusto risultato dopo una settimana in crescendo. Lazza è il futuro della musica. Dal rapper milanese dobbiamo unicamente aspettarci grandi cose. Un autentico genio.

Completa il podio la vera rivelazione di questa edizione, Mattia Baraldi, in arte Mr. Rain, rapper e produttore discografico, 32 anni, che con “Supereroi” ha saputo costruirsi, voto dopo voto, la sua personale affermazione con una canzone semplice e dolcissima. Ultima serata di Sanremo con il tradizionale clima di festa e con la tensione dell’evento ormai totalmente sciolta. Gino Paoli racconta le corna giovanili di Little Tony, Rosa Chemical (ottavo posto per lui) bacia in bocca Fedez dopo una serie di pose ammiccanti durante l’esecuzione di “Made in Italy”.

Il momento hot della finale: Rosa Chemical bacia Fedez

Il Festival 2023 ci ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, che 28 canzoni in gara sono davvero troppe e rischiano di far passare inosservati le fasce più deboli, ovvero i giovani che all’Ariston cercano il primo punto di partenza importante della carriera. Insieme con i vincitori abbiamo ascoltato cose buone da Giorgia (sesto posto con tanto rammarico), sulle cui spalle hanno poggiato troppe aspettative di alta classifica, Colapesce & Dimartino, geniali nel loro stile “leggerissimo” con il quale affrontano tematiche di nevrosi quotidiane.

Uno straordinario terzo posto per Mr. Rain

Madame continuerà ed essere meravigliosamente mainstream e conclude tra gli applausi un Festival iniziato tra mille polemiche e concluso con la forza di una musica che non ha paura di parlare in maniera diretta definitivamente capace di arrivare solo alle fasce più giovani. Sarà sicuramente mainstream anche Rosa Chemical che con una sana risata a mandato a nanna i fedayn del bigottismo.

Dopo 28 anni i Depache Mode sono tornati al Festival di Sanremo
Doppietta per Colapesce e Dimartino: a loro il prestigioso Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio “Lucio Dalla” decretato dalle Radio e dal Web

Ha funzionato la reunion di Paola & Chiara che non hanno pensato nemmeno per un momento a presentarsi in una veste nuova ma sono ripartite esattamente come lasciato una ventina di anni fa quando il Festivalbar era roba loro. Un Sanremo di crescita per Tananai (straordinario quarto posto finale) che stavolta ha conquistato applausi veri e non di simpatia rimbalzata. La storia d’amore tra le palazzine in fiamme della guerra in Ucraina ha coronato un anno di grande studio e voglia di crescita. Nono posto per Elodie che materializzerà la sua terza volta al Festival ma, nonostante una bravura innegabile, ha ottenuto meno di quando ci si attendeva

Gli altri premi vedono il dominio di Colapesce & Dimartino e dei Coma_Cose che a Sanremo sanno lasciare solo segni positivi. I dandy siciliani si aggiudicano il prestigioso Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio Radio-Tv “Lucio Dalla”. Ai Coma_Cose il “Premio Lunezia” come miglior testo per “L’Addio” e il Premio “Sergio Bardotti”, sempre riservato al testo ma decretato dalla Commissione Musicale. Marco Mangoni porta in bacheca anche il Premio “Giancarlo Bigazzi” assegnato dall’Orchestra del Festival come migliore composizione musicale.

Marco Mengoni
Si chiude l’ennesima edizione record per Amadeus ma 28 canzoni in gara sono davvero tantissime! I nostri applausi per Modà e Leo Gassmann

La nostra citazione anche per Modà e Leo Gassmann. Per loro un Sanremo con più dolcezze che amarezze. Francesco “Kekko” Silvestre ha trovato la forza di raccontare il suo male oscuro e i Modà si sono ripresi una scena mediatica che fa il pari con quella live che mai subito flessioni. Per Leo Gassmann (canottiera a parte) un ritorno legato ad un progetto ed a una canzone interpretata con bravura.

Capitolo giovani: di Olly potremmo sentire parlare, i Colla Zio sono già una realtà e da queste parti non resteranno una presenza occasionale. Si chiude un Sanremo di ascolti televisivi che non si registravano da oltre 25 anni, quando la televisione era davvero preistoria, un Sanremo con numeri “liquidi” che ha coinvolto giovani sin dagli otto anni, un Sanremo che somiglia sempre più ad una grande festa italiana con ricavi record per mamma Rai ma anche con tanto lavoro che si sviluppa per tutto il comparto dell’intrattenimento. Vale la pena ricordarlo ogni tanto.

A Colapesce e Dimartino il prestigioso Premio della Critica “Mia Martini”

Chiusura per Gianni Morandi: intrattenitore, cantante, conduttore, spalla, comico e garanzia di successo. A 79 anni è pronto per ripartire in tour, ha un’energia paragonabile ai rapper ed è stato straordinario protagonista del Festival. Anche per lui un’alchimia straordinaria con Sanremo e quella libertà di palcoscenico che si è rilevata arma vincente.

Vincenzo Lombardi