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MADDALONI- Piccola, costante e inguaribile illegalità quotidiana. Maddaloni è ostaggio dei maddalonesi. Gli stessi, o una fetta non irrilevante, di quelli che si lamentano dell’invivibilità e dei disservizi è protagonista di una delle cause principali dell’invivibilità. Altra giornata di controlli a sorpresa con lo street control e altra infornata di contravvenzioni. Elevati oltre 500 verbali: una trentina per circolazione senza assicurazione, circa quaranta per omessa revisione dei veicolo e una marea per divieto di sosta e soprattutto parcheggio in doppia fila, sugli spartitraffico, negli incroci, sul lato interdetto alla sosta nelle strade a senso unico nonché a carreggiata ridotta, addirittura al centro di piazze. L’inciviltà del “maddalonese chiagne e fotte” raggiunge sul suo apice con l’occupazione sistematica degli stalli destinati ai disabili. Altra vetta di inciviltà è il parcheggio vietato in prossimità dei bar e dei luoghi di ritrovo della “movida cafona dei figli di papà”: happy hour, tazzulella di caffè e macchina che intralcia il traffico rigorosamente in divieto di sosta. Ma si registra un fenomeno nuovo: come appena l’auto con lo street control diventa visibile cominciano a sparire le vetture che assediano le strade. Ieri pomeriggio, dopo le 18, era quasi deserta piazza Umberto I (fatta eccezione per le auto parcheggiate negli spazi consentiti), pure piazza Matteotti e piazza della Vittoria. Si chiama effetto deterrenza: meglio andare a piedi che essere colpiti nel portafogli. Che a Maddaloni diventa “effetto paraculo” sperimentato con le strisce blu o parcheggio a pagamento: quando il servizio era attivo in molte strade le strisce blu erano quasi deserte per evitare il pagamento di soli 50 centesimi. Oggi, i medesimi spazi sono assiepati dalla prime ore del mattino in maniera permanente. Se dovessero ritornare i parcheggiatori autorizzati c’è da scommettere che molte delle vetture scompariranno.

bocchetti